di Pro vita e famiglia

Abbiamo vissuto un momento di suspense quasi insopportabile: il progetto di legge per legalizzare il suicidio assistito in Veneto rischiava seriamente di essere approvato. Era una situazione in bilico, ogni voto contava. Ma lasciami raccontarti brevemente cosa è successo…Il Consiglio regionale doveva discutere e votare il progetto di legge presentato dall’associazione radicale Luca Coscioni che puntava a legalizzare il suicidio assistito nella Regione Veneto. Una proposta assurda e pericolosissima, non solo perché avrebbe di fatto istigato al suicidio i cittadini più fragili ma anche perché una tale normativa sarebbe di competenza statale e non regionale…Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, seppure della Lega, era favorevole a tale provvedimento pro morte, e la legge rischiava di passare anche con i voti di una parte della maggioranza di centrodestra .Così, siamo entrati in azione. Abbiamo fatto pressione sulla politica, siamo intervenuti sui media e abbiamo esposto grandi affissioni su camion vela con un messaggio molto chiaro…

“Agente 00Zaia. Uno di sinistra sotto copertura. Se approvi il suicidio assistito tradisci i tuoi elettori. Ce ne ricorderemo!”Abbiamo chiaramente avvertito il Governatore Zaia e i consiglieri favorevoli al progetto di legge delle conseguenze politiche e morali delle loro azioni. La nostra campagna di sensibilizzazione ha avuto un impatto significativo…E proprio per un solo voto, il progetto di legge non è passato. La nostra azione è stata decisiva! Questa volta ci hanno trovato pronti a rispondere, ma la prossima volta riusciremo a intervenire in tempo, con le risorse necessarie? Questa stretta vittoria ci ricorda quanto sia importante ogni singolo sforzo nel combattere per i valori in cui crediamo. Ovviamente non ci fermeremo qui.