Tratto da: Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi giungono messaggi da luoghi diversi su una forma di malcostume politico piuttosto miserabile, all’insegna dell’afferra i voti a scappa…ma leggete voi stessi.

Devo metterti al corrente di un fatto gravissimo: siamo stati traditi!

Nel 2019, durante la campagna per le elezioni politiche della Regione Umbria, la candidata per il centro destra in quota Lega, Donatella Tesei, ha sottoscritto un impegno politico con CitizenGO e tante altre associazioni promettendo di contrastare la pericolosa agenda LGBTQ e l’ideologia gender.

Un impegno sottoscritto pubblicamente con la sua firma che gli ha assicurato il sostegno e il voto di migliaia di famiglie, permettendogli di essere eletta presidente della Regione Umbria.

Ebbene, oggi Donatella Tesei ha deciso di rompere in maniera vergognosa il suo patto politico con CitizenGO e le famiglie, tradendo il loro sacro voto elettorale con la concessione del patrocinio della regione al gay pride in Umbria!

Patrocinare con i soldi pubblici un evento come il gay pride significa finanziare e sostenere politicamente chi sponsorizza e promuove la blafemia, l’idottrinamento gender per bambini, le adozioni e i matrimoni gay, l’aberrante pratica dell’utero in affitto, la carriera Alias nelle scuole e, soprattutto, leggi liberticide con cui si vorrebbe tappare la bocca a tutti i dissidenti del pensiero unico LGBTQ come il DDL Zan!

E questa sarebbe la coerenza politica che la Lega e il centro destra riserva alle famiglie e ai loro elettori?

Si tratta di un fatto gravissimo di fronte al quale non puoi rimanere in silenzio!

FATTI SENTIRE! Firma subito la petizione e manda un messaggio a Donatella Tesei e a Matteo Salvini: i patti politici vanno rispettati! Ritirate immediatamente il patrocinio dal gay pride in Umbria o ne pagherete le conseguenze alle prossime elezioni!

Con il suo patrocinio, Donatella Tesei ha esplicitamente deciso di sostenere il manifesto politico dell’Umbria pride, dove si legge a chiare lettere che lo scopo della manifestazione è quello di portare CAOS E DISORDINE.

Nel manifesto pubblicato si può leggere testualmente:

“Percorreremo le strade che ci appartengono, inneggiando e invitando al caos […] contro i canoni del maschio, bianco, occidentale, eterosessuale, cisgender, abile, borghese e cristiano […] Per le identità trans* e non binarie, per le persone di qualsiasi identità […] Caos per rivendicare il riconoscimento di tutte le formazioni famigliari, di qualsiasi coppia o singol* […] per l’accesso alla genitorialità completa, all’adozione, alle pratiche di procreazione medicalmente assistita e gestazione per altr*”.

Caos e disordine contro la fede dei cristiani, contro la famiglia naturale, in favore dell’ideologia gender e dell’identità fluida, per la legalizzazione dell’inseminazione artificiale e dell’utero in affitto.

È per questo scempio che la Tesei ha deciso di tradire il voto e la fiducia delle famiglie. Donatella Tesei pensa che tradendo il patto con le famiglie e aderendo all’agenda LGBTQ si assicurerà la vittoria alle prossime elezioni?

E la Lega è disposta a lasciar correre? Matteo Salvini non ha nulla da dire al riguardo?

Possiamo ancora permettere che il voto delle famiglie venga rispettato. Ma abbiamo poco tempo ed ho bisogno del tuoaiuto!

AGISCI SUBITO! Firma la petizione per mandare un messaggio chiaro e forte a Donatella Tesei e al segretario della Lega, Matteo Salvini: no al patrocinio al gay pride in Umbria! Siete ancora in tempo per fare la cosa giusta.

Sarò schietto con te: se non agirai subito, il voto dei cittadini che hanno a cuore i valori della vita, della famiglia e della libertà sarà considerato carta straccia. Non soltanto in Umbria, ma ovunque!

La Tesei penserà che in fondo il suo vergognoso cambio di casacca non gli è costato nulla, e darà un esempio di mala-politica ad altri mettendo a rischio tutto il mio ed il tuo impegno in difesa dei nostri valori.

Non puoi permettere che ciò accada.

Il nostro messaggio deve essere chiaro: se siete disposti a tradire i nostri valori, preparatevi a pagarne le conseguenze!

Devono temerti affinché ti rispettino. La Lega ed il centro destra devono capire che non possono permettersi di tradire le famiglie e la loro fiducia.

La manifestazione dell’Umbria pride si terrà il 24 e 25 giugno. Ci rimane poco tempo, agisci subito prima che sia troppo tardi!

Firma subito per mandare il tuo messaggio a Donatella Tesei e a Matteo Salvini: se siete disposti a tradire i nostri valori, preparatevi a pagarne le conseguenze nelle prossime elezioni!

Fagli capire che facciamo sul serio! Conto su di te. Grazie

Matteo Fraioli e tutto il team di CitizenGO

PS: Donatella Tesei, presidente della Regione Abruzzo, pensa di poter stralciare il patto stipulato con le famiglie sostenendo il gay pride e l’agenda LGBTQ senza subire conseguenze.

Dobbiamo fargli capire che tradire le famiglie significa commettere un errore colossale.

Tu puoi fare in modo che quel patto venga rispettato. Come? Una volta firmata la petizione, automaticamente sarà inviato un messaggio alla Tesei e al segretario della Lega, Matteo Salvini. Più persone firmeranno, più messaggi saranno inviati, più avremo la possibilità di farci ascoltare.

Ecco perché è fondamentale che tu condivida subito la petizione su Whatsapp con tutti i tuoi contatti e su tutti i tuoi social (Facebook, Twitter, Telegram). Così facendo, triplicheremo l’impatto della nostra campagna! AGISCI ORA!

Maggiori informazioni:

Manifesto “Umbria pride caos”

Tesei aderisce a Manifesto per la famiglia

https://www.ansa.it/umbria/notizie/2019/10/17/tesei-aderisce-a-manifesto-per-famiglia_956ec7ef-123d-433f-9338-0893e4549f8a.html

Il Family day attacca Donatella Tesei per il patrocinio concesso dalla regione all’Umbria Pride: “ci ripensi o ce ne ricorderemo. Intervengano i leader nazionali”

https://www.virgilio.it/italia/terni/notizielocali/il_family_day_attacca_donatella_tesei_per_il_patrocinio_concesso_dalla_regione_all_umbria_pride_ci_ripensi_o_ce_ne_ricorderemo_intervengano_i_leader_nazionali_-69135507.html

Umbria Pride, tra orgoglio Lgbti e scontri nella Lega in affanno

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COMUNICATO STAMPA Piemonte. Pro Vita Famiglia: su patrocinio Europride Cirio si gioca rielezione
Torino, 20 giugno 2022 «Vorrei ricordare al Presidente Cirio che prima dell’Europride del 2026 si svolgeranno le elezioni regionali in Piemonte nel 2024, e se si presenterà agli elettori avendo concesso all’evento arcobaleno il patrocinio della Regione, non credo che sarà ancora lui il Presidente quando l’Europride avrà luogo», lo afferma Jacopo Coghe, portavoce della onlus Pro Vita & Famiglia, in merito alla possibilità che il governatore del Piemonte Alberto Cirio possa concedere il patrocinio della Regione all’Europride del 2026, come richiesto dalle associazioni LGBT che vogliono candidare la città di Torino a sede della manifestazione. «Alberto Cirio e la sua maggioranza di centrodestra – continua Coghe – non sono stati eletti grazie ai voti delle potenti associazioni arcobaleno dei salotti radical chic di Torino, ma grazie a decine di migliaia di famiglie, di madri e di padri di tutto il Piemonte, che non vogliono la promozione dell’utero in affitto, di matrimoni e adozioni gay e dell’ideologia gender-fluid nelle scuole, tutti punti dell’agenda politica dei gay pride. Chiediamo a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia di esprimersi con nettezza contro l’ipotesi di concedere il patrocinio del Piemonte all’Europride, sapendo che sulla difesa della famiglia, dei bambini e della libertà educativa gli elettori di centrodestra non sono disposti a transigere e si regoleranno di conseguenza in cabina elettorale», conclude Coghe.
COMUNICATO STAMPA Gay Pride. Pro Vita Famiglia. Regione Lombardia avalla gender e utero in affitto
Milano, 15 giugno 2022 «Parlando di “gesto simbolico ma concreto” la Regione Lombardia darà concretamente il suo appoggio ad una manifestazione come il Gay Pride che, ormai lo sappiamo e ne abbiamo avuto prova, porta avanti istanze discriminatorie, pericolose e spinge all’illegalità dell’utero in affitto. Il Pride, infatti, e quello di Milano non farà eccezione, si fa portavoce della teoria gender nelle scuole e ai danni dei più piccoli, degli asterischi nella grammatica, dei bagni neutrali, della carriera alias, nonché dell’adozione di bambini per persone dello stesso sesso, e, cosa ancora più grave, della barbara pratica dell’utero in affitto. E’ questa la “società più giusta ed equa” di cui parla la mozione approvata dal Consiglio Regionale? E se davvero non c’è nulla di male, perché il voto è stato segreto? Forse i consiglieri lombardi hanno paura di essere smascherati per la loro ipocrisia e per cavalcare, ora, l’onda dell’ideologia LGBTQIA+ dopo essersi fatti portavoce, in passato, di istanze pro family?». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.