di Pucci Cipriani

fonte: OkMugello

Premetto che questo mio commento all’olocausto elettorale 2024 della Destra borghigiana non è fatto né da un dirigente, né da un tesserato dei vari partiti del Centrodestra, né da uno degli alchimisti che hanno contribuito a fare le liste in questa competizione elettorale ma semplicemente da un giornalista, da un “Vecchio Conservatore”, che da oltre sessant’anni scrive sulle testate di Destra o Centrodestra (il mio primo articolo è datato 1965 su “La Piazza d’Italia” di Luigi e Franz Turchi) e dal 1987 è regolarmente iscritto all’Ordine dei Giornalisti come Direttore del periodico “Controrivoluzione”, dopo aver apposto la propria firma, come editorialista, vaticanista e inviato speciale a “Il Secolo d’Italia”, il  “Candido” fondato da Giovannino Guareschi, La Sfida, La Torre, Il Giornale edizione della Toscana, Corrispondenza Romana, “Radici Cristiane” etc…

Scrivo dunque da “orecchiante” che ha però un certa pratica nelle cose politiche se non altro per l’età e per l’esperienza raggiunta in questi undici lustri di “osservatore politico”; un caro amico mi annunciò, a marzo, che una certa brillante imprenditrice borghigiana – che io allora non conoscevo e che ora conosco solo di voce avendola sentita telefonicamente e vista in fotografia – aveva finalmente accettato di formare una lista, appoggiata dal centrodestra…ma che comunque bisognava tenere il segreto in quanto ci sarebbero stati cambiamenti ed esclusioni…anche clamorosi. Al messaggio l’amico aggiunse anche il link di un video in cui Fulvia Penni (questo il nome dell’imprenditrice) annunciava la sua candidatura. Rimasi basito e immediatamente inviai all’amico ( e anche ad altri due personaggi del centrodestra) un messaggio che fortunatamente ho conservato:

“Caro ******* ho visto il video della Signora Penni e non credevo…alle mie orecchie. Una “società colorata” è quella della movida e dei raduni arcobaleno. Il Borgo Rosso poi lo subiamo da ottanta anni. Non so che dirti . Probabilmente sbaglierò io ma intanto amaramente mi tiro fuori – seppur da spettatore – da questa competizione….”

Dal marzo di allora molto tempo è passato e ho seguito – pur non potendo partecipare di persona date le mie attuali condizioni di salute,- sempre con incredulo stupore, l’attività di “Borgo Rosso” apprendendo, di volta in volta, che la candidata Sindaco (che mi ha anche telefonato gentilmente più volte e alla quale va dato atto della sua onestà intellettuale) era solo “un candidato civico” e non di centrodestra e che rivendicava il suo essere “una progressista nostalgica” a cui il colore rosso  ricordava(cito a memoria) le “battaglie giovanili”…

Mi stupii quando, dopo il pranzo fatto in piazza dell’Orologio con i candidati e i simpatizzanti di “Borgo Rosso”, insieme all’Onorevole Rizzo (Presidente onorario del partito comunista dal 2023) la Signora Penni si presentò con in mano il simbolo di Democrazia Sovrana e Popolare, mentre il partner aveva in mano il logo di Borgo Rosso…il tutto di fronte a uno sparuto gruppo di commensali di “centrodestra” che forse si aspettavano di vedere almeno i simboli di FdI, Lega e FI tutti relegati nella scheda elettorale, insieme a partitini dello 0,00…per cento e rossi di varie sfumature, in un cerchietto sotto la denominazione di Borgo Visione (capito?)

E il programma elettorale? Niente di niente se si escludono gli slogan: “Voglio un Borgo in movimento e non un Borgo grigio come quello di ora…sì, il Borgo che si sta spargendo è grigio,…” E  a chi Le domandava che  cosa avrebbe fatto e qual era il suo programma la Signora Penni rispondeva: “Non voglio parlare dei massimi sistemi…altrimenti sarei brutta come loro e io voglio mantenere il mio brutto non il loro…tanto in una settimana imparo tutto..intanto ci siamo uniti…civici, centrodestra sotto un’unica bandiera rossa“…

Al che  al sottoscritto venne naturale di portare la mano sinistra sopra il braccio destro piegato indicando dove il nonno teneva l’ombrello.

Non parlo poi del confronto con gli altri candidati sindaci dove, praticamente, il Centrodestra dimostrò di non esistere come idee… e via di questo passo, alimentando, tra i candidati silenti del Borgo Rosso e compagnia, un clima di giacobinismo “grillesco” – non certo da parte della signora Penni il cui comportamento è sempre stato esemplare – per cui il tizio o il caio l’avrebbero pagata (sic) e in particolare l’avrebbe dovuta pagare (non si è capito perché) il dottor Luca Margheri che pur la scorsa legislatura aveva portato, con la sua lista Cambiamo insieme, il Centrodestra al ballottaggio.

Ma, come si suol dire: “Abyssus abyssum invocat” e infatti: “Deus dementat quos perdere vult“, Sì, Dio acceca chi vuol perdere… e allora si son viste persone sconosciute che sognavano valanghe di voti e assessorati e poltrone a iosa… vittorie al primo turno o, al massimo, al secondo ma con grandi vantaggi. Mi permisi di dire ad alcuni amici che con quel caos dove non si capiva per chi votare il Centrodestra sarebbe arrivato “ultimo”… macché perfino Stefania Craxi che era venuta ad appoggiare la candidata sindaco di “Centrodestra” (si fa per dire) Le aveva detto: “Fulvia quando torno a Borgo devi venire ad accogliermi con la fascia tricolore.” 

Fu detto, sempre da parte di amici, si capisce, che io ero ormai fuori del tempo e che forse le mie condizioni di salute non mi facevano vedere chiaramente le cose.

Lascio perdere, per carità cristiana molti altri fatti per non entrare in polemiche personali sempre spiacevoli … e siamo arrivati al “redde rationem“… all’olocausto elettorale della Destra e alla vittoria “strepitosa” della Sinistra “dura e pura” in salsa sessantottarda, insomma alla vittoria del “più puro” tra i candidati di sinistra (dato che tutti e tre erano dichiaratamente di sinistra, due autentici, il terzo un’imitazione … e la gente preferisce sempre l’originale))… ampiamente annunciata dai firmaioli in servizio permanente effettivo che, un tempo, il non dimenticato Donat Cattin , della sinistra sociale DC, definiva gli “utili idioti” della situazione.

Addio sogni di gloria” per i candidati del centrodestra e purtroppo addio anche alle buone regole di una volta: mentre i vincitori festeggiavano i “vinti” chiedevano umilmente scusa e preparavano da subito la “riscossa”.

Ora invece tra i perdenti c’è chi ulula al vento e accusa gli altri della loro disgrazia: “Il centrodestra ha tradito… ha votato Romagnoli (Sinistra npc)” dice uno, dimenticando che lui rappresentava il centrodestra e un altro: “Hanno tradito … 2000 voti… andati subito a Becchi renziana e Romagnoli”…

E non si accorgono che se c’è uno che è stato tradito è il centrodestra e soprattutto gli elettori di centrodestra che non sapevano per chi, tra tre Sinistri, votare… mentre hanno votato benissimo alle Europee ribadendo la loro tradizione identitaria.

E poi… poi ci sono anche coloro che hanno dato i numeri, uno per tutti l’ex Capogruppo in Unione dei Comuni del Mugello Rodolfo Ridolfi di Forza Italia esulta per la vittoria del Partito dell’estrema Sinistra a Borgo (ovvero il Partito di coloro che hanno voluto la Salis in Europa)… e non è il solo a esultare per la vittoria della “Sinistra, Sinistra” tra i membri della “falsa destra” borghigiana,

Io che, nonostante tutto, mi sono districato tra le liste di Borgo Rosso per dare la preferenza al mio amico, non posso che concordare con la vicchiese signora Alba che mi chiama e mi dice: “Povera Meloni che si da’ da fare per cambiare oltre all’Italia anche l’Europa, e a Borgo con il 27 per cento dei voti non Le hanno fatto prendere nemmeno un seggio e qui a Vicchio FdI non ha presentato neanche la lista…illudendosi (si mormora) che l’ex sindaco comunista Carlà Campa(trombato) in lotta con il “compagno” Tagliaferri, le avrebbe dato 2 seggi in cambio della non presentazione della lista“. Come non darle ragione.

Qualcuno dovrà pure andare a nascondersi in Brancabalardi. 

Pucci Cipriani