Di Martino Mora

Il parlamento spagnolo ha votato a favore del “diritto all’eutanasia”. Pedro Sanchez, primo ministro socialista, esulta in tutta la sua malvagia nescienza spirituale. D’ora in poi il malato che avrà chiesto per cinque volte in un mese di essere eliminato, verrà eliminato dai dottor morte pagati dallo Stato spagnolo. E’ la fine di un percorso di ingegneria sociale che la Spagna post-franchista (ma soprattutto post-cattolica) ha avviato col divorzio e l’aborto, e poi proseguito con i “matrimoni” omoerotici (incluse adozioni), con la fabbricazione dei bambini in laboratorio, con l’utero in affitto. Credo che manchi solo la liberalizzazione della droga per realizzare tutte le proposte anticristiane ed antiumane del pensiero liberal post-sessantottesco. Ma abbiamo fede che in Spagna presto arriverà anche la libera tossicomonania. Ora la Spagna post-cristiana ha realizzato in maniera incruenta quello che gli anarchici e i socialisti del 1936 tentatrono di fare in maniera cruenta e sterminazionista: distruggere la Tradizione. e la Chiesa. Laddove non riuscì lo spirito di Bakunin. vi è riuscito quello di market, che batte Marx con punteggio tennistico. La Spagna del dio denaro, del consumismo bovino e del materialismo assoluto ha dato i suoi frutti. Ora però arriva il bello (si fa per dire). Ora questo ripugnante materialismo economicista e pansessualista sfocerà progressivamente in spiritualità alla rovescia, e lentamente emergeranno le forze che stanno dietro a questo progetto di abbrutimento e schiavitù fintamente libertaria che anima la Spagna di oggi (come quella del 1936 anarchico e sterminazionista). Forze che dominano tutto il mondo moderno occidentale. Le forze del Male non sono mai puramente umane, ma infere. Ora dal materislismo e dall’individualismo egualitario più soffocanti emergerà quella spiritualità alla rovescia, cioè deviata e capovolta, quella fede rovesciata nele forze ctonie, infere, che riguardano “quel dio che è il contrario di Dio”(Georges Bataille) . Non abbiamo ancora visto niente.

“Un amico mi ha detto: ‘In Francia, avremo Marine Le Pen presidente’. Io non voglio essere sgradevole o dire al vostro Paese quello che deve fare. Ma è preoccupante. Sono preoccupato per la crescita dei populismi… Bisogna opporre al populismo il popolarismo”. (Jorge Mario Bergoglio, 16-3.2021).Premesso che non mi interessa difendere Marine Le Pen, il cui progetto politico non sento mio, ma qualcuno ricorda cosa disse Bergoglio quando la Francia di Hollande approvò, solo per fare un esempio, le adozioni omoerotiche? Io ricordo bene. Non disse nulla. Fu il silenzio del complice. Come sulle unioni (in)civili italiane. Silenzio pure sull’introduzione dell’aborto in Irlanda e Argentina. Ma nella sua infinita malafede sulla Le Pen, invece, deve intervenire.

“Noi oggi festeggiamo i 1600 anni di Venezia, il sentir dire che è meglio centralizzare, beh, mi senbra una corrente di pensiero MEDIEVALE, fuori dalla storia e fuori dalla Costituzione” (Luca Zaia).Caro Zaia, fai benissimo a dfendere l’autonomia del Veneto dagli artigli neocentralisti, ma se tu conoscessi un minimo (solo un minimo) la storia, sapresti che il Medioevo – con l’Impero, il feudalesimo e i Comuni – è stata l’epoca dell’umanità in cui il potere è stato meno centralizzato. Anche se non esisteva il termine, allora tutto era “federale”. Il Medioevo fu il trionfo del federalismo. Mentre è la tua cara e amata modernità, con l’assolutismo prima e lo Stato nazionale e i nazionalismi poi, ad avere avviato la centralizzazione statual-burocratica contemporaneamente all’uniformazione mercantile del mondo. Zaia, sei la perfetta incarnazione dell’ignoranza al potere. In cui l’ignoranza spirituale (il disprezzo della Tradizione) si nasconde dietro l’ignoranza della storia.

Credo che il mondo LGBT e alcuni che lo sostengono abbiano dei rapporti piuttosto stretti con il preternaturale. Non solo indiretti, ma in alcuni casi anche diretti. Sarebbe molto interessante interrogarsi su questi legami con il mondo “sotterraneo” .

Lorenzo Fontana mi sembra, tra i leader leghisti, uno dei pochissimi capaci di elaborare un pensiero politico che vada al di là di vuoti slogan mediatici e dell’attivismo privo di principi.Così oggi dice al Corriere: ” Andiamo in Ungheria a mettere le basi per una carta dei valori identitari europei, la più vasta possibile…Sono i valori cristiani, della sussidiarietà, della famiglia, del contrasto all’immigrazione incontrollata, della difesa dele piccole e medie imprese dei prodotti locali. Questo è il centrodestro europeo”. Forse Salvini dovrebbe iniziare ad ascoltare di più Fontana e neno la paramasoneria tecnocratica alla Giorgetti. Perché senza principi saldi non negoziabili – e quindi senza una preliminare eleborazioen teorica-prima o poi si va a sbattere il muso.