Tratto da: MarcoTosatti.com
Carissimi Stilumcuriali, come ben sa chi segue il nostro sito, è grande la preoccupazione per la libertà di pensiero, opinione ed espressione – che dovrebbe essere tutelata dall’art. 21 della Costituzione – a causa del DDL Zan – Scalfarotto – Boldrini sull’omotransfobia. Ci sembra perciò molto giusto e condivisibile, e non solo da un punto di vista religioso, ma strettamente laico – combattere questo DDL, e cercare di fare in modo che non venga approvato. L’11 luglio prossimo in molte piazze italiane si manifesterà per questo motivo; la Conferenza Episcopale Italiana ha espresso la sua preoccupazione; e adesso vi rendiamo partecipi di un Manifesto, e di un’iniziativa promosse da CitizenGo. Buona lettura.
MANIFESTO PER LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE
FERMIAMO IL PROGETTO DI LEGGE ZAN-SCALFAROTTO-BOLDRINI SU OMOFOBIA
È in discussione presso la Camera dei Deputati un pacchetto di proposte di legge presentate dai deputati Zan (PD), Scalfarotto (Italia Viva- Renzi), Boldrini (PD ex LEU) e altri, che mira a introdurre pesanti sanzioni penali per i colpevoli del reato di “omofobia”.
Il rispetto per le persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale
La persona umana, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, merita sempre ogni rispetto. Le persone con orientamento omosessuale, come qualsiasi altro essere umano, già oggi sono ampiamente tutelate dalla normativa vigente che ne protegge onore, decoro, integrità fisica e psicologica, punendo severamente qualsivoglia delitto, anche applicando le aggravanti previste dal Codice Penale come ad esempio l’aver agito per motivi futili o abietti ovvero con crudeltà. Recenti sentenze hanno comminato pene esemplari (fino a dieci anni di reclusione) a delinquenti che si sono resi colpevoli di condotte violente in odio a persone per il solo fatto di avere orientamento sessuale differente. La normativa dunque è già completa ed efficace. Ogni riforma finalizzata a dividere le persone in categorie, proteggendone alcune più di altre, finirebbe inevitabilmente per creare e acuire quelle discriminazioni che dice di voler combattere.
L’Italia è un paese tollerante e inclusivo
L’Italia non è affatto un paese omofobo, ma tollerante e inclusivo: i casi di aggressione esplicitamente provocata da motivi di discriminazione dell’orientamento sessuale sono fortunatamente pochissimi, contando 66 denunce in due anni, come rappresentato dal dipartimento interforze anti-discriminazioni (OSCAD). Le persone con orientamento omosessuale rivestono incarichi molto importanti nella politica, nel mondo della moda, del cinema, della cultura e in ogni altro ambito del mondo imprenditoriale e, più in generale, della società: tutto ciò a riprova che la cultura del nostro Paese è concretamente anti-discriminatoria.
Il vero obiettivo: limitare la libertà di pensiero e opinione
Il gravissimo pericolo che il disegno di legge propone è la limitazione della libertà di pensiero, introducendo una fattispecie di “reato d’opinione”, inaccettabile per qualsiasi società democratica. La nostra Costituzione e la Carta dei Diritti Fondamentali della U.E. garantiscono e tutelano principi fondamentali per la democrazia: la libertà di pensiero, di parola, di riunione, di associazione, di religione, di educazione e di insegnamento. Se queste norme diventeranno legge, le ricadute sul piano sociale saranno caratterizzate da un clima di repressione antidemocratica dell’espressione e della manifestazione del pensiero su un tema, affettività e sessualità, che per sua natura è caratterizzato dal lasciare ampio spazio a visioni soggettive e personali. A semplice scopo esemplificativo:
Non si potrà manifestare dissenso alla pratica della gestazione per altri;
Non si potrà affermare che ogni bimbo ha diritto a mamma e papà;
Non si potrà dichiarare personale dissenso all’ideologia Gender;
Non si potranno praticare e manifestare pubblicamente opzioni religiose che, nel doveroso rispetto delle persone, sono in chiaro dissenso rispetto alla condotta omosessuale ed invitano a non praticarla.
Cosa chiediamo?
Chiediamo che sia fermato l’iter parlamentare di queste proposte di legge, in quanto la loro approvazione costituirebbe un grave attacco a molte delle libertà costituzionalmente garantite ad ogni cittadino, introducendo un “reato d’opinione” inaccettabile per uno stato democratico