Fonte: il Tempo

Fonte: Corrispondenza Romana


Buttate nel fiume da ponte Sant’Angelo. Immagini esclusive e la rivendicazione: “i cattolici applaudono”

“Quelle statue vanno contro il primo comandamento: non avrai altro Dio all’infuori di me”. Alexander Tschugguel è il giovane austriaco che ha gettato nel Tevere insieme ad altre persone i manufatti della cultura indigena conservati per una mostra a Santa Maria in Traspontina nell’ambito del Sinodo sull’Amazzonia. E racconta così le ragioni alla base del suo gesto. Un blitz ripreso e pubblicato su YouTube che ha aperto un aspro dibattito nella Chiesa e per il quale papa Francesco ha chiesto scusa.

In un video pubblicato da Corrispondenza romana il giovane racconta le motivazioni che lo hanno portato ad accanirsi contro “gli idoli Pachamama” e spiega di essere tornato a Roma, dopo un primo viaggio, appositamente per distruggere quelle statue che nella cultura indigena rappresentano la madre Terra e che lui considera degli idoli pagani. “Alle 6.30 del mattino siamo tornati a Santa Maria in Trasportina ma ancora non era aperta, così ci siamo seduti su una panchina e abbiamo recitato il rosario. Dopo l’ultima Ave Maria le porte si sono aperte, sono entrato e ho arraffato tutti gli idoli che potevo per gettarli nel Tevere”, spiega il ragazzo nel video.