Di Pucci Cipriani

Una volta tanto (domani, poi, chi sa, sarò il primo a contestarLa!) mi sia permesso di fare l’elogio di un politico e di ringraziarlo: grazie Signora Meloni, grazie davvero, Lei, in questi giorni, mi ha reso orgoglioso di essere italiano, nonostante la tristezza del momento, dopo aver appreso come il Giudice inglese abbia ormai deliberato che la piccola Indi Gregory,- quella bambina che fa festa ai genitori, che piange, che sgambetta e smanetta, che guarda con interesse il suo peluche e sorride felice ai medici non immaginando che, presto, diverranno i suoi boia, che eseguiranno la sentenza di morte per conto della Corte inglese – dovrà essere “giustiziata” lunedì alle ore etc. etc…

Il giudice stava per togliersi la bombetta e indossare la toga rosso-sangue, i guanti bianchi e la parrucca riccioluta (sì i giudici inglesi condannano a morte i bambini innocenti ma lo fanno con classe, secondo un’antica tradizione),mentre il vecchio “reginotto” in gonnella (scozzese) era 2apronto all’ascolto della sentenza assiso in poltrona davanti al caminetto di una delle 775 di Buckingham Palace, aveva interrotto momentaneamente la lettura dell’ultimo o.d.g. in favore della vita degli aracnidi e dei serpentelli… eccoti il Capo del nostro Governo a scombussolare i piani degli inglesi: Giorgia Meloni (su consiglio degli avvocati dei genitori della piccola Indi, tra cui il nostro amico Pillon)ha coraggiosamente convocato il suo Governo e ha concesso, in tempo record, la cittadinanza italiana alla bambina…

Sentenza sospesa momentaneamente, mentre i genitori, ormai, non hanno più lacrime, lo zanzarologo italiano, la “star” televisiva Crisanti, ora senatore eletto con il PD esclama in TV senza ritegno: “Mettetevelo bene in testa, per quanto riguarda la salute, il malato non appartiene alla famiglia ma allo Stato”.Per sigillo alle sue parole di morte mancava soltanto il lamento dello sciacallo!

Un tempo sarebbe stato il Santo Padre a parlare chiaramente, con forza, contro questo ennesimo omicidio di stato…ma ora la Chiesa è stata ridotta da Papa Francesco all’irrilevanza, questo Papa che ha in testa una nuova religione ecologista-mondialista: “Ciò che gli interessa – scrive Aldo Maria Valli su “La Verità” dell’undici novembre 2023 – disarticolare la Chiesa dall’interno e introdurre un falso metodo “democratico”  funzionale al progetto”… per Francesco lottare per la vita della piccolina avrebbe voluto dire fare nuove “guerre di religione”…sulla vita ciascuno faccia quello che vuole…e “così sia”.

Ma Giorgia Meloni, il Presidente del nostro governo non demorde e, nel silenzio assordante della Chiesa – mentre il mainstream giornalistico continua la solita tiritera : “I medici e i giudici inglesi non sono assassini…uccidono per il suo bene…per non farla soffrire…come si uccide il cavallo che si sia rotto una zampa – ribadisce il suo invito al Governo inglese a salvare la vita della piccola Indi e, mediante l’escamotage della concessione della cittadinanza, assicurando che l’equipe medica dell’Ospedale il “Bambino Gesù” avrebbe fatto l’impossibile nel salvare la vita a Indi e comunque per assisterla, insieme ai suoi genitori, con ogni cura , nel viaggio finale…

Ma il “gavin” del giudice – il martello, la squadra, il compasso, la cazzuola, sono da sempre simboli della tradizione massonica inglese -era lì, pronto ad essere usato…mentre non erano stati riposti nella naftalina la parrucca riccioluta, la toga rossa e i guanti bianchi. E così la sentenza è stata rimandata stabilendo il giorno preciso della condanna, finché Giorgia Meloni non ha preso carta, penna e calamaio, e ha scritto direttamente al primo ministro inglese, secondo le dichiarazioni dell’avvocato Pillon, per “chiedere all’autorità competente del suo stato di esaminare di adottare misure volte alla protezione della persona. Inoltre la Meloni ha attivato il console italiano a Manchester, Matteo Corradini Nella sua funzione di giudice tutelare della bambina”

Ma stavolta è stata emessa la sentenza definitiva che dovrebbe essere così redatta: “Respinta la disponibilità del Governo Italiano, respinte le richieste dell’equipe medica dell’Ospedale del Bambino Gesù di Roma, respinte le richieste del Console italiano a Manchester, respinto, infine, anche l’ultimo ricorso dei genitori di Indi Gregory: oggi sabato 11 novembre 2023 alle ore 14 la bambina sarà trasportata in un hospice(con divieto di nominare il nome della struttura per impedire intrusioni)e lì sarà eseguita la sentenza per cui la piccola verrà “estubata” mentre verrà cessata l’alimentazione fino all’arrivo della morte”

Ecco perché mi rende orgoglioso, oggi, essere italiano e fiero che il Presidente del Consiglio del mio Paese si sia battuto per la salvezza di Indi…svegliando, ieri, anche la CEI(Commissione Episcopale Italiana) che ha sussurrato un blando comunicatino in cui si condanna la “cultura dello scarto” e, finalmente perfino Papa Francesco , a cose fatte, a condanna definitiva in via di esecuzione, ha dichiarato “di essere vicino ai genitori della piccola Endi” (alla buonora!)Ho sentito già dire dai vecchi tromboni televisivi: “quella della Meloni è stata una mossa politica”, lo ha fatto “per prendere qualche voto in più alle prossime elezioni europee”. Ricordo che tanti anni fa, durante il referendum sulla fecondazione assistita – anche lì c’era da difendere la vita contro i lugubri mercanti di morte – con il Conte Neri Capponi (1925-2018)cercammo di far firmare a politici e uomini di cultura un documento in favore della vita; ci rivolgemmo ai vecchi politici ciarlatani che rifiutarono la loro firma, finché un giovane, allora semisconosciuto dirigente giovanile del FUAN, Giovanni Donzelli, non solo firmò il documento ma mi consiglio’ di contattare Giorgia Meloni (allora in conflitto con il Segretario Fini, passato a sponde “radicalprogressiste”)per ottenere la firma…gli risposi che non avrei osato contattarla non conoscendola, Lei donna di fama, io semplice “galoppino” pro vita. Donzelli insiste’ e io telefonai…come se mi avesse conosciuto da sempre, non mi fece finire di parlare: “Certo che firmo…ci mancherebbe…con piacere. Per quanto riguarda le battaglie in difesa della vita io sono sempre disponibile”:e, a sera, orgoglioso, portai al Comitato pro vita il mio “carniere” con la firma di Giorgia Meloni.

Da allora (il referendum avvenne il 12 e tredici giugno 2005) sono passati una ventina d’anni eppure – ieri come oggi- non abbiamo abbandonato la trincea… 

E così l’Onorevole Giorgia Meloni – Bersagliata da ogni parte – si troverà criticata anche dalla CEI e dal Papa (allora Papa Benedetto parlava di “Principi non negoziabili”, il Papa attuale parla invece di diritti di gay, lesbiche e trans) perché ha osato difendere la vita, a testa alta, senza complessi di inferiorità…e pazienza se i giudici inglesi(Eleanor King, Andrew Moylan, Peter Jackson)non abbiano rinunciato a una sentenza di morte…

Se il Signore tiene conto anche della più piccola opera di Misericordia come farà a non tener conto delle lacrime di quei due genitori?

Se i giudici inglesi hanno optato per la pena di morte (data all’innocente) ma ci sarà un altro Giudice, non terreno, al quale nessuno sfuggirà e a cui tutti dovremo render conto…un Giudice a cui nulla sfugge, infinitamente misericordioso ma anche infinitamente giusto…e alla sua sentenza eterna nessuno potrà sottrarsi.