di A.G.

“La Tradizione vita e giovinezza della Chiesa”…si avverò l’adagio caro a Mons, Brunero Gherardini l’altra settimana, sabato 13 novembre, in occasione della celebrazione della S. Messa in rito romano antico, la Messa di sempre e di tutti, celebrata, a cura della Comunione Tradizionale, dal M.R. Don Stefano Carusi. Oltre trenta giovani presenti che hanno seguito con commozione il Sacro rito presso la Cappella della SS. Annunziata a Borgo San Lorenzo, rito con “benedizione e assoluzione del tumulo”, “ad memoriam” di Alessandro N. Giunti (clicca qui), del Conte Giovanni Vannicelli Casoni e del Marchese Francesco Dal Pozzo d’Annone, scomparsi recentemente, e dei familiari di tutti i fedeli presenti.

Molte le Comunioni (dalle ore 16 i due sacerdoti don Stefano e don Luigi erano a disposizione per le confessioni). Poi una importante omelia che ha tenuto lo stesso celebrante don Stefano Carusi, ricordando i “Novissimi” e facendo una meditazione sull’inferno e sulle sue pene, sull’importanza di liberare le anime dal purgatorio con la S. Messa, con opere buone, con le preghiere e con la recita del S. Rosario …altro che “inferno vuoto”, altro che “salvezza per tutti,” come, ormai, vanno blaterando i “battelli senza vapore” del clero progressista.

Don Stefano Carusi ha ricordato anche ai fedeli che : il Santo Padre, a causa del Covid 19, ha prorogato il tempo per lucrare l’indulgenza plenaria (applicabile a un’anima del purgatorio ), pertanto per tutto il mese di novembre (prima l’indulgenza era limitata al giorno dei defunti) chi, dopo la Confessione e la Comunione, si rechi a un camposanto pregando anche “submissa voce” per i defunti e recitando il Credo e un Ave, Pater e Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, potrà acquistare l’indulgenza plenaria per un’ anima del purgatorio.

Al termine della Santa Messa è stato offerto a tutti un “Vin d’honneur” dai fratelli Marco e Luca Castri e dai consiglieri comunali Luca Margheri e Francesco Atria.

A.G