Hanno alzato
una cortina
di menzogne e d’infamie
per nasconder
la sbrecciata muraglia
che a difesa
si eresse
dell’Altare e del Trono.
Non chiedere
al mondo
i perché
della nuova, orrenda
barbarie.
Domandalo
sommessamente
ai sassi consunti
dell’antica Beretra.
Ti parleranno
d’orrori e di morte:
d’incendiati villaggi,
di gente braccata
tra le terre d’Abruzzo.
E ti diranno
il vero;
quel che la storia
“ignora” e non sai.
Libertà, ma dove?
Libertà, per quando?
Oh: cercane
fra i massi
di Civitella del Tronto
i suoi natali!
Cercali a Pizzoli,
a Carsòli,
a Borgo a Mozzano
tra le stragi orrende,
le cariche de’ bersaglieri,
e ‘l canto de’ “Briganti”
partigiani del Re.
E vedrai che il disgusto
dell’oggi
ha ragioni lontane
che il vento,
o forse
una mezza parola
d’un vecchio
o d’un prete
che non conosce concili
ti potranno svelare.
Resta però un vaticinio
su que’ muri cadenti
dove l’edera abbonda
a nasconder le crepe
di giacobina mitraglia:
“O l’azzurro vessillo
coi gigli…
o il frigio berretto
su la bandiera rossa!”
Giorgio Cucentrentoli di Monteloro