Fonte: Corrispondenza Romana

(Intervista a cura di Ascanio Ruschi) A Firenze e nella Toscana la Comunione Tradizionale si è impegnata nelle ultime elezioni Amministrative, appoggiando nei partiti di Lega e Fratelli d’Italia, alcuni candidati che non hanno fatto mistero né, d’altra parte lo fanno oggi, di presentarsi all’elettorato in nome dei valori eterni della Tradizione cattolica rivendicando la difesa di quei quelli che Benedetto XVI definì “principi non negoziabili” a cominciare dalla famiglia e dalla vita.

Incontriamo il giovane Francesco Atria che così si presentava in un “Manifesto” pubblicato sulla stampa locale, grazie al contributo di amici.

«Mi chiamo Francesco Atria ed ho ventiquattro anni essendo nato a Borgo San Lorenzo il 17 marzo 1995. Ho prestato servizio presso il IX  Reggimento Paracadutisti d’Assalto “Col Moschin” dal 2016 al 2019, attualmente sono fidanzato e in cerca del primo impiego, prima di sposarmi. Sono cattolico fedele alla Santa Tradizione, orgoglioso di appartenere alla “Comunione Tradizionale”, in caso di elezioni mi impegno a difendere la sicurezza della persona, della casa e della proprietà privata e, soprattutto, a difendere la vita dal concepimento fino alla morte naturale e ad incentivare la famiglia naturale uomo – donna, battendomi anche contro l’educazione gender nelle scuole».

Gli abbiamo posto queste domande:

  1. D) Cos’è che l’ha spinta a presentarsi candidato nelle liste della Lega, come cattolico tradizionalista, in un Paese “rosso” come Borgo San Lorenzo?
  2. R) Proprio l’aver vissuto e vivere in un paese dove da oltre settant’anni vige un potere arrogante e supponente e, oltre tutto, aver frequentato qui la scuola superiore dove, praticamente, molti docenti – fortunatamente ci sono anche le eccezioni – facevano una sorta di indottrinamento giacobino colpendo sempre i principi della religione cattolica, dell’organizzazione familiare e dell’amor di Patria, da me particolarmente sentito anche perché figlio di un Sott’Ufficiale dell’Arma.

A questo si aggiunga la mia naturale avversione al disordine e all’anarchia e l’aver scoperto, attraverso lo studio e le conoscenze, una “Storia” piuttosto diversa da quella presentataci dai testi scolastici… Mi riferisco ad esempio alla questione della Conquista del Sud o a quella della Guerra Civile che ha devastato l’Italia.

  1. D) Con queste sue idee ha trovato più appoggio da parte del clero locale e delle associazioni cattoliche, o della popolazione?
  2. R) Debbo onestamente dire che qui ho trovato, in tutti questi anni, sacerdoti di fede che – a differenza di molti altri – svolgono con zelo il loro ministero sacerdotale senza entrare in diatribe ideologiche; sacerdoti che ho visto e vedo vicini ai giovani, agli anziani e ai malati …discorso diverso per alcuni “zeloti” vicini alle parrocchie che, seppur a titolo personale, si fanno profeti di un’ideologia “ecumenica – sessantottina” permettendosi anche di dare giudizi frettolosi e malevoli sulle persone e il loro pensiero politico. Per quanto riguarda la popolazione senz’altro mi ha incoraggiato nella mia scelta e nel mio impegno politico attribuendomi il massimo dei voti di preferenza di lista…per cui ora non solo sono consigliere ma anche capogruppo dell’opposizione leghista in Comune.
  3. D) So che la sua candidatura è stata molto contrastata: da chi? Con quali mezzi, mi vuol spiegare?
  4. R) Ho avuto molti appoggi, molti consensi ma – non lo nego – anche attacchi sgangherati, ai quali, in genere, preferisco non rispondere, o rispondere con i fatti… pensi che certi personaggi – ben noti, oltretutto – sono arrivati persino a mettere filmini pornografici sulla mia chat dove ci sono anche donne e ragazzi…qualcosa di veramente ripugnante… A coloro che mi domandavano cosa avessi fatto in difesa della vita ho risposto: pregando, partecipando, e facendo partecipare i miei amici ed elettori alla Marcia per la Vita del 18 maggio a Roma, insieme alla Comunione Tradizionale.
  5. D) Cosa ha colpito, in particolare, la popolazione nella sua campagna elettorale…
  6. R) Senz’altro il fatto di aver pubblicamente dato testimonianza della mia fede cattolica e mariana scrivendo sul mio dépliant : “Affido il mio paese e la mia vita al Cuore Immacolato di Maria”Ho sentito il dovere di farlo anche perché recentemente ho assistito, come ministrante, all’arrivo della Madonna di Fatima nel nostro Mugello, facendo anche le riprese dell’epocale avvenimento con il mio drone…mi sembrava proprio un doveroso riconoscimento a Maria per le grazie ricevute e un auspicio per il mio futuro “combattimento”. (Intervista a cura di Ascanio Ruschi)