di Lorenzo Gasperini

Tratto da Lorenzo Gasperini

Quando c’era il patriarcato (la legge del Padre) agli uomini veniva insegnato che avevano una responsabilità, un ruolo ed un significato, perduti i quali perdevano se stessi. Il loro compito era di offrire se stessi nella fatica del lavoro, nel sacrificio della guerra e nella protezione delle donne, dei figli, della famiglia. Ai tempi del patriarcato non si assisteva così frequentemente alla violenza nevrotica e assassina di maschi impotenti.

Oggi agli uomini viene insegnato che non esistono identità, che essere maschi o femmine è la stessa cosa (gender theory), che la forza superiore che si ritrovano addosso per natura non ha uno scopo ideale ed etico, è lì per caso e senza un fine.
La forza fisica superiore che l’uomo ha per natura non viene più orientata ad alcuno scopo naturale ma continua ad esistere (perché la biologia è immune alle ideologie) e si ritrova piegata allo schema consumista e nichilista: voglio, consumo, uso, distruggo. Se Dio (il grande Patriarca) non esiste, allora tutto è permesso, come fa dire Dostoevskij ad Ivan Karamazov. Sarebbe meglio leggere Dostoevskij che Saviano e Scanzi.

Il ’68 e i sessantottardi sono i responsabili morali e culturalmente più prossimi (i più remoti sono i marxisti, gli illuministi, i luterani e i nominalisti) dell’ondata di violenza sulle donne dei nostri tempi. Un matriarcato assiologico, come rivolta della materia contro il Principio, come relativismo di tutti i valori, con la negazione dei fini spirituali nel nome del libero consumo delle pulsioni non poteva che produrre maschi spiritualmente deboli che mettono la propria superiorità fisica al servizio delle pulsioni più disordinate e della violenza contro i più fragili. Bambini innocenti vengono stroncati nel sangue con l’aborto: lo accettiamo dal 1978 e ci stupiamo che oggi per i giovani la violenza sia un normale correlato del piacere, una propaggine del diritto. L’utero è mio e lo gestisco io, la forza è mia e la gestisco io. Le cattive idee, una volta innescate, non puoi decidere dove fermarle perché la psiche individuale e collettiva porta a coerenza le premesse, drammaticamente.

La filosofia del nulla ha reso tutto possibile e se non esistono valori assoluti e ruoli naturali esiste solo la violenza.
Bruciate il femminismo, il nichilismo, il ’68 e ridateci il patriarcato, ora!

Lorenzo Gasperini