Tratto da Silvana de Mari Community

di Silvana De Mari

Violenze inventate che spingono gli uomini al suicidio, figli tolti a padri perbene, uomini incolpevoli costretti a dormire in macchina (VIDEO: Donne che odiano gli uomini)

Siamo una nazione senza nuovi nati, che si avvia allo squallore dell’estinzione, dove ogni anno ci sono 4000 suicidi, 800 di donne e 3200 di uomini. I numeri oscillano da un anno all’altro, quello che non oscilla è il dolore degli uomini. Dovrebbe essere evidente a chiunque abbia capacità cognitive (è una maniera cortese per scrivere a chiunque non sia stupido) che l’emergenza è il suicidio degli uomini, è l’orrendo malessere degli uomini. Il numero dei suicidi degli uomini è approssimato per difetto. Molti suicidi vengono spacciati per incidenti, incidenti sul lavoro o incidenti stradali. L’uomo si vergogna del suicidio.
Esiste una violenza di uomini contro le donne, uomini che odiano le donne, che le maltrattano, che le picchiano fino a distruggerle.
Esiste una violenza delle donne contro gli uomini, una violenza che a volte uccide, altre spinge al suicidio, violenze inventate, figli tolti a padri perbene, uomini incolpevoli lasciati e costretti a tornare a vivere nella loro stanzetta di ragazzo, a dormire in macchina.

I MALTRATTAMENTI SONO ALL’80% UN’ARMA DI RITORSIONE

Le false accuse sono un fenomeno reale. Un uomo che picchia una donna è ignobile. Una donna che inventa di essere stata picchiata è ignobile. Farsi un livido e poi correre il ospedale permette di essere equiparate alle vere vittime di stupri e percosse, e quello che è tragicamente grave è che questo a volte avvenga con l’avallo di avvocati, che sono professionisti privati, o, peggio, con avallo di assistenti sociali, che sono funzionari dello Stato, e psicologi, che sono periti dello Stato. Il risultato è un’ulteriore danno sulle donne vittime vere di violenza, e un danno su uomini innocenti trattati come criminali, e su tutti gli uomini, addosso ai quali viene buttato un’ombra.
«I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un’arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni…», «…è appurato che le versioni fornite dalle presunte vittime sono gonfiate ad arte. Solo in 2 casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri, il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione…». Sono affermazioni della dottoressa Carmen Pugliese, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Bergamo – all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2009, previa autorizzazione del Proc.Gen Addano Galizi, 29/1/2009.
«Onestà intellettuale vuole che (…) si parli anche dei casi di “false” violenze o meglio di “false” denunce di violenza subita…».., «Inutile dire che per l’esperienza fatta le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti dai figli…», scrive la dottoressa Jacqueline Monica Magi, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Pistoia – sul Sole 24 Ore, del 25/10/2009.
«L’accusa di violenza sessuale è il modo più facile per estromettere il padre dalla vita dei figli. La donna non solo si libera del partner come coniuge ma anche come padre, facendolo uscire definitivamente dalla sua vita…», «La legge attuale non garantisce né il padre, né il minore. Per quanto riguarda il bambino (…) quando si rivela la falsa accusa, che di solito è fatta su istigazione della madre, la situazione si rivolta proprio contro di lui…» spiega la dottoressa Maria Carolina Palma, CTU c/o Trib. di Palermo – Avvenire, 13/4/2009.

IL COLLOQUIO CON IL BAMBINO

Il caso tragico della Bassa Modenese e i casi drammatici di Bibbiano e più recentemente di Torino dimostrano purtroppo che non sempre i servizi sociali sono neutri e lo stesso vale per gli psicologi. Non è un caso che in tutti questi casi fosse coinvolto lo stesso centro “Hansel e Gretel” di Moncalieri. Sono strutture spesso politicizzate, ideologicamente portate al disprezzo per la famiglia tradizionale e per la figura maschile. A questo si aggiunge l’altro caso tragico del Forteto, dove lo sforzo ideologico di costruire la menzogna che possano esistere molti tipi di famiglia, mentre quella vera è ritenuta inadeguata a prescindere, ha fatto sì che bambini fossero strappati alla famiglie con false accuse per essere rinchiusi in un luogo dove hanno subito abusi veri. Fino a quando qualcuno non ha scoperchiato il verminaio sia il Forteto che Bibbiano sono stati considerati fiori all’occhiello dei servizi sociali. I contribuenti ringraziano commossi. Ogni bambino deportato è costato fiumi di denaro alla comunità. Abbiamo pagato anche i congressi di beatificazione.
Il colloquio con il bambino dovrebbe sempre essere fatto con presenza di un avvocato, perché sono possibili manipolazioni gravi se non è condotto correttamente. Non devono mai essere fatte domande cui si possa rispondere semplicemente sì, perché i bambini sono assertivi e compiacenti, soprattutto se sono spaventati, e possono rispondere sì per semplice compiacenza o perché la tortura del colloquio finisca. La domanda “Il babbo ti toccava e ti faceva male, vero?”, è una domanda sbagliata. Occorre chiedere genericamente cosa il bambino faceva col genitore, cosa gli piaceva fare, cosa detestava fare e così via.
Riascoltate il video in cui la psicologa del centro Hansel e Gretel urla contro un bambino di 7 anni, pare dopo essersi travestita da lupo, pagata con denaro pubblico 140 euro l’ora. Rileggete l’agghiacciante audizione alla Camera della dirigente dei servizi sociali Federica Anghinolfi di Bibbiano, dove dichiara con infinita fierezza che “al minimo sospetto”, i servizi sociali di Bibbiano si precipitano a sequestrare un bambino per rinchiuderlo nell’orrore di una casa famiglia, dopo aver mandato i carabinieri per trascinarlo via urlante, distruggendo la sua serenità per sempre, distruggendo la sua famiglia per sempre. Il minimo sospetto può essere dato da una denuncia di un vicino di casa malevolo, da un disegno dove il bambino ha riprodotto quanto gli è stato imposto di imparare alle sempre più folli lezioni di educazione sessuale.
Dopo che il bambino è stato sequestrato per un tragico errore, trascinato in una casa famiglia a mangiare cibo da mensa, dove passa tutta la prima notte a piangere, dove degli educatori si alternano ogni otto ore, quale assistente sociale avrà l’onestà morale di riconoscere che ha fatto un tragico errore? Qualcuno sicuramente sì, ma non tutti. Altri condurranno le cose così da dimostrare la colpevolezza della famiglia.

LE FALSE MEMORIE

A Bibbiano erano stati addirittura alterati disegni per inventare inesistenti abusi, deportare i bambini e consegnarli a estranei. Alterare i disegni è una tecnica molto grossolana, che un grafologo può svelare facilmente. Ci sono tecniche più astute per ottenere disegni con implicazioni psicologiche. Si chiede al bambino di fare una serie di disegni, si sceglie quello che ha un contenuto meno pacifico, che contiene qualcosa che potrebbe essere considerato come violento. Si invita il bambino a fare altri disegni come quello, si mostra di preferirli e prima o poi il bambino disegnerà quello che vogliono da lui. Tenendo presente che ormai tutti i bimbi i sono esposti a immagini televisive crude, anche di cartoni animati, non è difficile ottenere il disegno violento che non corrisponde alla situazione psichica del bambino.
Un interrogatorio mal condotto può creare false memorie. L’uso della tecnica EMDR mal condotta può creare false memorie.
Come è possibile che dopo il Forteto, Bibbiano e soprattutto la Bassa Modenese, noi permettiamo che dei bambini restino soli con psicologi e assistenti sociali senza la presenza di un avvocato o di un perito di parte? Come è possibile che non si siano imposte queste regole di sicurezza dopo il caso della Bassa Modenese: uomini onesti accusati di stupri di bambini e sacrifici durante messe nere, figli strappati che sono cresciuti in mano a estranei, innocenti morti suicidi o di infarto. In altri casi sono coinvolti gli stessi psicologi coinvolti nella Bassa modenese, che hanno sede a Moncalieri, e vengono spostati in Emilia Romagna moltiplicando i costi e pagati cifre assurde. In Emilia Romagna non ci sono psicologi?
Gli psicologi e gli assistenti sociali sono persone che hanno superato degli esami e preso una laurea. Nessuno dei loro esami testimonia onestà o salute mentale. Chi ritiene che queste parole siano troppo dure si rivada ad ascoltare le intercettazioni di Bibbiano, riguardi i disegni alterati per dare l’impressione che un uomo innocente abbia abusato la sua bambina. “Ho sbagliato ad allontanare quel bambino dalla sua famiglia, ma ho eseguito gli ordini della mia dirigente”, sono le candide dichiarazioni di due assistenti sociali, una del Forteto e una di Bibbiano, entrambe tuttora in servizio. La difesa del bambino è il primo compito dello stato. Quanti uomini perbene sono stati esclusi dal loro diritto di essere padri, o incriminati per false accuse? Tutto questo a poche centinaia di metri da luoghi dove bambini e bambine vivono di mendicità e prostituzioni in luoghi troppo vivaci perché i servizi sociali desiderino visitarli.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 8 minuti) dal titolo “Donne che odiano gli uomini” riproponiamo una puntata di “Nemo – Nessuno escluso” andata in onda su Rai Due il 13/04/2017 che parla delle violenze che hanno subito degli uomini da parte di donne. Questo dimostra che la violenza e la cattiveria sono sempre sbagliate indipendentemente dal sesso di chi maltratta e di chi subisce. Invece la cultura contemporanea condanna solo gli uomini perché vuole far aumentare la diffidenza delle donne rispetto agli uomini. Ma una volta alimentata questa diffidenza chi proteggerà le donne? Lo Stato? Ma per piacere…