L’altro giorno rimasi stupito alla lettura di un articolo, rivolto a Bergogliodell’Washington Post che, con chiarezza, invitava il Papa alle dimissioni : “E con il ‘mea non culpa’ del lunedì tutti sono da biasimare di Papa Francesco, anche il suo nome è in gioco. E la Chiesa starebbe meglio con due papi in pensione e un uomo nuovo ad appoggiare i riformatori non a sopprimerli”

Un altro colpo all’immagine del Papa argentino in un periodo non certo felice per il suo pontificato “staliniano” infatti, da più parti, egli veniva accusato non solo di aver coperto, ma, in qualche modo, di essersi servito, per i suoi “sinistri” progetti dicomunistizzazione, di quella feccia cardinalizia e vescovile rappresentante la famigerata e intoccabile “Lobby Gay” vaticana . Fin dall’inizio stupì quella sua risposta, alla domanda fattagli dai giornalisti in aereo, con la quale si diceva impossibilitato a giudicare la pederastia o il pederasta: “Chi sono io per giudicare?” esclamò riguardo alla nomina di un suo collaboratore noto omosessuale…che infatti rimase, e rimane tuttavia al suo posto, come un “riccone sfondato”…
Poi un avvenimento passato in silenzio da molti : il viaggio a Barbiana – nella Diocesi di Firenze dove don Santoro continua a celebrare (si fa per dire, naturalmente) le nozze gay in chiesa senza che nessuno intervenga- a pregare sulla tomba di donMilani proprio nel periodo in cui era venuta fuori la famigerata lettera del prete fiorentino in cui il medesimo affermava, scrivendo al suo amico Giorgio Pecorini : “Quei due preti mi domandavano se il mio scopo finale nel fare scuola fosse portarli alla Chiesa o no e cosa altro mi potesse interessare al mondo nel fare scuola se non questo. E io come potevo spiegare a loro così pii così puliti che io i miei figli li amo, che o perso la testa per loro,, che non vivo che per farli crescere, per farli aprire, per farli sbocciare, per farli fruttare? E che se un rischio corro per l’anima mia non è certo di aver poco amato, piuttosto di amare troppo (cioè portarmeli anche a letto!)…E ci potrà amare i ragazzi fino all’osso senza finire per metterglielo anche in culo, se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l’inferno?” ..e, forse, proprio questa lettera che, nonostante la “pompa” e la retorica con cui si organizzò il viaggio a Barbiana, fece far macchina indietro all’arcivescovo di Firenze Card.Betori che mise le mani aventi ed affermò, come i vescovi che lo avevano preceduto alla guida della Diocesi Fiorentina : “Con me alla guida della Diocesi , nessuna causa di beatificazione di don Milani!”
Ed era venuto fuori, prima dell’arrivo a Barbiana di Bergoglio, l’immane scandalo dei pedofili rossi de “Il Forteto” il tristo Gulag del Mugello fondato e diretto da allievi, seguaci ed estimatori del prete converso di Barbiana, mentre nelle librerie era uscito il romanzo dello scrittore Siti, in cui si fa il parallelo tra il suo “eroe”, un tormentato prete pedofilo, e lo stesso don Milani.
Ecco, allora molti si chiesero: come mai Bergoglio, che sarà pure un comunista ma persona astuta e assolutamente non sprovveduta, si recò a Barbiana? Molti affermano che si sia recato nel Mugello (prima di lui si erano recati in pellegrinaggio Walter Veltroni e l’allora Segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti) proprio dietro a una decisa richiesta della Lobby gay.
Quindi lo scandalo del Cardinal Theodore McCarrick la cui figura era talmente nota che un commentatore americano aveva scritto : “Questo cardinale che si è fatto, a striscia, tutti i seminaristi americani della costa oceanica”
Perfino nella “Relatio intermedia” sul Sinodo sulla Famiglia c’era l’apertura alle coppie pederastiche promossa dagli uomini più vicini al cardinal Marx : Antonio Spadaro, Bruno Forte e quel marpione di Dario Edoardo Viganò che, a sua volta, apriva a una torma di fiancheggiatori lgtb (lesbiche gay trans bisex)
Angosciante, poi, il silenzio del Papa e della CEI sulla legge Cirinnà con la quale si introdussero (grazie al governo Renzi e all’aiuto degli ex democristiani capeggiati dal famelico Lupi) in Italia i matrimonio pederastici.
Poi lo scandalo americano che la Chiesa progressista, quella più vicina a Bergoglio, apparve e appare tuttavia colpevole di abusi e di abominie sessuale.
Come si potranno poi giustificare le nomine di personaggi “sinistri”, i pupilli del cardinale sodomita McCarrich, come Cupich,CupischFarrel? Tutti e tre sono ardenti ammiratori del gesuita James Martin, promotore di una revisione della Dottrina sull’omosessualità e l’omosessualismo, tanto che è annunziata l’uscita di un “catechismo lgtb“. Lo stesso James Martin è stato invitato da Farrel (altro uomo “sinistro” bergogliano) come relatore all’incontro di Dublino e la sua presenza – almeno che dopo questa bomba atomica scoppiata la mattina della domenica del 26 agosto 2018 non sia annullata – è annunziata al “Forum italiano dei cristiani LGTB” che si terrà dal 5 al 7 ottobre ad Albano Laziale …ed il vescovo di Albano altri non è che Mons. Marcello Semeraro, un altro “bergogliano di ferro che Francesco ha nominato nel ruolo di segretario del “C9”, il consiglio dei nove cardinali chiamati ad affiancare il papa nel governo della Chiesa. 
Tralasciamopoi il cardinale Oscar Maradiaga il cui “pupillo” e vescovo ausiliare Pineda Fasquelle è stato “rimosso” lo scorso giugno per immonde pratiche omosessuali continuate su seminaristi…tralasciamo i festini “omosex” a base di sesso e droga nelle “stanze” vaticane tenuti dal segretario del Cardinale Coccopalmerio e tralasciamo tanti, ahimè, tanti, altri pietosi casi di omosessualismo in cui sono coinvolti membri della Loggia Gay Vaticana che affinca Francesco nello (S)Governo della Chiesa.
Il momento è tragico per la S. Chiesa di Dio e diobbiamo pregare, a parlare ad alta voce, non rinchiuderci nelle cantine con trine, merletti e chiroteche. Pregare anche perché il Signore apra gli occhi Santo Padre, o glieli chiuda…per sempre!
PUCCI CIPRIANI