di Pucci Cipriani

tratto da Ricognizioni

E’ tornata il 29 settembre 2012 al di là delle Mura Leonine la Bandiera sotto la quale le nostre truppe pontificie, per volere del Santo Padre che intese così rivendicare i diritti della Chiesa, si batterono, sia pur simbolicamente, per pochi minuti, contro gli invasori dell’esercito massonico piemontese in difesa della Civiltà Cristiana a Porta Pia. Il Principe Sforza Ruspoli ha donato lo storico stendardo al Santo Padre in occasione della festività di San Michele Arcangelo, festa della Gendarmeria.

Un episodio importante della nostra storia che indica così la naturale continuità storica della Tradizione e un omaggio e un riconoscimento all’opera del grande Pio IX , beatificato da un altro Beato, Giovanni Paolo II di fausta memoria.

“La festa di San Michele Arcangelo, il patrono del corpo della Gendarmeria vaticana-scrive Guglielmo de’ Giovanni-Centelles-…è stata contrassegnata quest’anno dal ritorno di una bandiera storica, quella della fortezza di Porta Pia, che si è inquadrata un’ultima volta tra i reparti della Gendarmeria durante la parata cui ha partecipato, presente il Corpo Diplomatico, la Bandiera della Guardia Svizzera…La grande bandiera di fortezza di Porta Pia, issata sugli spalti di quel drammatico XX settembre 1870,fu ricoverata -crivellata di colpi-nella prospiciente Villa Paolina…affidata alla Principessa Cristina Ruspoli…(che la)consegnò…al fratello di Don Francesco Ruspoli(1839-1907),Principe di Cerveteri, che nel 1860 si era arruolato nei Dragoni, partecipando alla battaglia di Monte Rotondo, di Mentana e, il XX settembre, alla Difesa di Roma. Decorato dal Beato Pio IX-continua ancora il Prof. Guglielmo de’ Giovanni Centelles-della Gran Croce dell’Ordine Piano, la stessa di cui Benedetto XV ha insignito il pronipote, Don Sforza…La Bandiera di Porta Pia, amorevolmente custodita nella Cappella di Palazzo Ruspoli al Corso, era apparsa pubblicamente  poche volte: portata dal Principe nelle commemorazioni del comitato per le onoranze ai Caduti di Porta Pia…La fedeltà di Casa Marescotti-Ruspoli, Principi Pontifici di Cerveteri e di Parrano, è la serena fiducia di chi sa porsi, nei secoli, sempre “pro Petri Sede”: da quando il leggendario eponimo, Mario lo Scoto, a capo di uno squadrone della fedelissima Scozia, salvò San Leone III dall’attentato a San Silvestro in Capite. Una fedeltà che ha conosciuto gli esempi luminosi di Santa Giacinta, le porpore dei Cardinali Ruspoli e Marescotti…Don Sforza Ruspoli, ambasciatore e agricoltore, ha vissuto la festa accanto al Comandante della Gendarmeria, Domenico Giani, come soldato tra i soldati: “Concussum est mare et cointremuit terra, ubi archangelus Michael descendit de coelo. Alleluia! “Il mare fu scosso e tremò la terra, dove l’arcangelo Michele scende dal cielo. Alleluia!” Ha quattro volte vent’anni e un po’,il Principe Ruspoli, ma dalla sua lunga esperienza di uomini e cose, sa che a contare davvero è sempre e solo la fede. “Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio!”

(Cfr. Guglielmo de’ Giovanni -Centelles in “Il Ritorno della Bandiera “-Società di Scienze  Ausiliarie della Storia-Roma 2012-Edizione d’arte in cinquecento copie.)

Il Beato Pio IX

“In mezzo agli eventi turbinosi del suo tempo, egli fu esempio di incondizionata adesione al deposito immutabile delle verità rivelate. Fedele in ogni circostanza agli impegni del suo ministero, seppe sempre dare il primato assoluto a Dio e ai valori spirituali. Il suo lunghissimo pontificato non fu davvero facile ed egli dovette soffrire non poco nell’adempimento della sua missione al servizio del Vangelo. Fu molto amato, ma anche odiato e calunniato”

(Giovanni Paolo II, Omelia per la Beatificazione)

“Non esiste, infatti un Pio IX politico diverso dal Pio IX Papa, ma il Papa Pio IX che trattò sempre la politica da Papa”

(Mons. Brunero Gherardini postulatore della Causa di Beatificazione di Pio IX)

“Questa concezione politica (del Beato Pio IX n.p.c.)presupponeva una grande teologia della storia, fondata sull’antagonismo morale delle due città destinate a lottare fino alla fine dei tempi: la Civitas Dei, incarnata dalla Chiesa cattolica e la civitas diaboli, che nel secolo di Pio IX  aveva assunto il ruolo della rivoluzione italiana ed europea. Pio IX comprese l’impossibilità di una conciliazione tra l’istituzione divina, a cui Gesù Cristo aveva affidato la missione di annunciare la Verità, e quelle forze rivoluzionarie, che si facevano portatrici di una radicale negazione della legge naturale e cristiana. Egli visse questo antagonismo come la scelta inconciliabile tra Cristo e Belial”.

(Roberto de Mattei in “Pio IX e la Rivoluzione italiana”- Cantagalli Ed.)

GALLERIA DI IMMAGINI

(archivio Pucci Cipriani – clicca sulle immagini per ingrandire)

28 settembre 2012

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(1) L’arrivo del Santo Padre nello Studio dell’Aula Paolo VI. I Valletti di Casa Ruspoli presentano la gloriosa Bandiera di Porta Pia.

(2)(3) Il Principe e la Principessa Ruspoli ossequiano il Santo Padre.

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(4) Il Principe Sforza Ruspoli: “Papa Benedetto, Voi siete veramente benedetto, perché ricostruite l’Europa delle Cattedrali, dall’Atlantico ai confini della Mongolia…”

(5)(6) La consegna della Bandiera.

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(7) Il Comandante della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani accoglie i Principi Sforza e Maria Pia Ruspoli.

29 settembre 2012

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(1) Inizia la parata dei Reparti della Gendarmeria.

(2) Il Drappello dei Lancieri di Montebello.

(3) Arrivo della Bandiera della Guardia Svizzera.

(4) L’ingresso del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità.

(5) Le Guardie Svizzere attendono la storica Bandiera di Porta Pia.

(6) L’arrivo della Bandiera di Porta Pia.

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(7)(8) L’arrivo della Bandiera di Porta Pia.

(9)(10) Il Principe Ruspoli consegna al Cardinal Bertone la bandiera della Fortezza di Porta Pia.

(11)(12) La Bandiera di Porta Pia si inquadra nei Reparti della Gendarmeria Vaticana.