Nella mia ormai non breve vita ho assistito a molte calamità: dall’Asiatica del 1957 -1959 che, in Italia soltanto, provocò oltre 20.000(dicesi ventimila) morti, all’influenza-pandemia di Hong Kong, dalla Russa con tredici milioni di infettati, alla SARS nel Ventunesimo Secolo; dai vari terremoti ,oltre a quelli ricorrenti nel mio Mugello, a quelli del Veneto del 1976 e dell’Irpinia del 1980 con 2914 morti (feci, sul luogo, tutti i servizi per settimanale “Candido”) centinaia di migliaia di senzatetto, e poi Amatrice, Norcia, Camerino, le crisi economiche, le “malannate” e la carestia….Da ragazzo la nonna mi raccontava di aver perso la mamma diciannovenne nell’epidemia della Spagnola del 1918, con un bilancio di 50 milioni di vittime e che in Italia falcidiò il cinquanta per cento della popolazione.Ora siamo tutti agli arresti domiciliari voluti dalle stesse persone che pochi giorni prima accusavano la Destra di “Fascioleghismo” (sic) o di complicità nell’allarme sociale, le stesse persone ,laici e “chierci”, che vedevano, nella denunzia della “pandemia” venuta dalla Cina, un modo per “perseguitare” gli immigrati, i cui sbarchi – che continusno trsnquillamente a tutt’oggi – sono centuplicati dopo la “partenza” di Salvini.
Ora queste facce di tolda hanno deciso che, in realtà, questo “Coronavirus” rappresenta la peste del XXI Secolo, per cui – con l’accordo di una “Destra che non c’è” , o meglio della Destra giacobina, quella che non ama l’ordine naturale, ma l’ordine napoleonico, l’ordine dlella Rivoluzione – hanno emanato un decreto che praticamente ripristina la “Corte Marziale”….salatissime multe a chi osa uscire fuori, anzi perfino l’arresto, obbligo di presentare un’autocertificazione ai Carabinieri e quindi sospensione dei diritti costituzionali, ma quello che più inquieta è che a questa “prova” di golpe giacobino della Sinistra e della “così detta Destra” – con la benedizione della così detta “Chiesa in uscita”, in altri termini la Chiesa “rossa” di Bergoglio e compagni – miri ad introdurre alla chetichella – oltre ad alcune leggi tragiche per l’Italia, come quella dell’adesione al MES per cui saremo costretti a pagare i debiti delle banche europee anche con il prelievo forzato dai conti bancari dei privati, un ulteriore “cambiamento antropologico” della società dopo l’aborto, la fecondazione eterologa, i matrimoni pederastici, l’ideologia del gender e l’lgtb…ovvero l’eutanasia e la legge sulla transfomofobia; dopo il testamento biologico le Sinistre stanno bruciando le tappe per l’eutanasia già in questo decreto seguendo gli orientamenti della Legarde (“la vita media si allungherà tre anni rispetto alle attese attuali, i costi già ampi per l’invecchiamento della popolazione aumenteranno(le persone che invecchiano consumano una quota crescente di risorse, pesando così sui conti pubblici…”), che sono i principi guida dell’iniqua riforma Fornero, del neoliberismo e del FMI , per il quale la risposta al “problema”della longevità è lo smantellamento del Welfare e lo smantellamento del sistema previdenziale.”
Principi recepiti anche nel decreto che accentua una sorta di “caccia all’untore” cercando di mettere nel ghetto degli intoccabili le persone anziane (bisognose di protezione e di vicinanza) sconsigliando ai figli di andare a trovare – pur con le dovute precauzioni igieniche – i genitori e, addirittura, proibendo di andare a trovare – e questa è una vera infamia – i vecchi negli ospizi che, il più delle volte, si rivelano veri e propri lager dove le persone vengono vessate e torturate….
Lo psichiatra di Alessandria dottor Sabino Nanni fa una serrata analisi di quel che purtroppo agita il provvedimento del Governo per arginare l’epidemia in atto:“Stiamo regredendo al livello di inciviltà dei popoli primitivi . Fra gli antichi nomadi l’anziano malato veniva abbandonato al suo destino, ed il resto della sua gente proseguiva il suo percorso lasciandolo da solo a morire. Quest’usanza, allora imposta dalle condizioni materiali di vita, ora si ripropone in virtù del così detto “darwinismo sociale” (…)Se un anziano ha fatto la sua parte (l’esistenza dell’anziano) è inutile , è solo un peso per gli altri, ed allora è inutile curarlo, e se c’è da scegliere (lo abbiamo sentito dire molte volte in questi giorni n.p.c.) meglio salvare con le terapie i giovani , che posson ancor offrir qualcosa alla società (darwinismo sociale).(…) ci stiamo imbarbarendo. L’evoluzione tecnico scientifica è rapidissima, l’anziano non riesce a tenerle il passo, (…)al contrario nella vita interiore assistiamo ad un’involuzione : è sempre meno oggetto di interesse, è sottovalutata, persino ignorata. Qui l’anziano avrebbe molto da insegnarci : viene da un’epoca in cui i problemi venivano risolti con la discussione e la riflessione, e non con la tecnologia; un’epoca in cui la religione orientava le scelte di vita ; un’epoca in cui le esperienze affettive non erano ritenute meno importanti delle altre(…)”Intanto, tra il silenzio assordante di chi dovrebbe difendere (ahimè, a parole!) i “valori non negoziabili”, approfittando dell’emergenza del Coronavirus, si cerca di far passare in Parlamento la legge contro la discriminazione omotransfobica che, attenzione, mina, tout court, le nostre libertà più importanti. Si tratta del progetto liberticida di legge Zan che, una volta approvato, trasformerebbe in reati le opinioni sgradite alle varie lobby pederastiche e lgtb.
Il progetto di legge del deputato Zan che dovrebbe allargare la legge contro le discriminazioni etnico,razziali e religiose (anch’essa liberticida perché persegue reati di opinione) anche all’omosessualità per cui si domanda la benemerita associazione SOS ragazzi : “Quali sarebbero le sanzioni ?Per chi venisse trovato colpevole di un simile reato sarà previsto il carcere fino a un anno e mezzo e seimila euro d’ammenda…potrebbe essere perseguito penalmente, ad esempio chi ritiene che il matrimonio sia solo tra uomo e donna: guai a dire che l’identità sessuale ha una base biologica”Insomma vedete cosa si sta almanaccando alle nostre spalle mentre con questo decreto liberticida gli anziani vengono, all’improvviso, lasciati nella solitudini, senza assistenza, nella disperazione, l’economia sta andando a rotoli, le persone costrette a regole draconiane, mentre addirittura molti politici – e non solo di sinistra – guardano con ammirazione al regime criminale comunista cinese che, secondo lor signori – che fino a pochi giorni fa avevano lanciato la campagna “abbraccia un cinese” – avrebbe debellato, con metodi coercitivi draconiani, come la quarantena, in “lazzaretti di stato”, appunto, il Coronavirus (come se non fossero stati gli stessi cinesi a trasmettercelo).
Forse i nostri politici – e più che i nostri politici quei “poteri forti” di “Loggia” dove, per far carriera, si progredisce in quella scala che va dal 3 al 33 – non sanno cosa voglia dire la solitudine, la disperazione, la mancanza di assistenza, il confinamento nel “ghetto degli intoccabili” degli anziani, e il disagio non è solo per gli anziani, ma anche per le famiglie, per i ragazzi, per gli artigiani, per i professionisti, per i commercianti…la paura, l’insicurezza, la precarietà mi porta a ricordare la bella poesia di Ungaretti: “Si sta come d’autunno / sugli alberi le foglie”Ma un tempo in ogni calamità naturale, in ogni conflitto, c’era sempre quel “Raggio divino”, quella Stella Polare, a cui potevi guardare, cercare – e trovare – conforto…vedevo l’altro ieri in un bel libro di fotografia, regalatomi da Marco Alimenti, il “Pastor Angelicus”, il Venerabile Servo di Dio Pio XII, Eugenio Pacelli, in mezzo al popolo romano, dopo il bombardamento degli “alleati”(sic) tra le macerie ancora fumanti, abbracciare, consolare, incoraggiare la gente che, piangendo, baciava la sua candida veste…e ripensavo anche agli anni del Liceo, al “mio” amato Manzoni e rivedo il Card. Borromeo che portava il Viatico agli appestati, rivedo quel Santo che incarica i padri francescani di gestire il Lazzaretti degli appestati – l’unico ordine mendicante, fiorente di vocazioni, che, al giorno d’oggi, curava i lebbrosi, in Africa, nei lazzaretti era quello dei Francescani dell’Immacolata, soppresso dalla “Chiesa della Misericordia” perché “troppo povero”, sospetto di autoreferenzialità…per le troppe vocazioni – rivedo il Padre Cristoforo (letteratura, certamente, ma ben appoggiata da incontrovertibile documentazione storica!) consumarsi fino all’estremo sacrificio, nell’immondo lazzaretto, per portare conforto, con l’Eucarestia, agli ammalati, ai contagiati, a coloro che si apprestavano all’ultimo viaggio: “…
L’aria stessa e il cielo accrescevano, se qualche cosa poteva accrescerlo, l’orrore di quelle viste. La nebbia s’era a poco a poco addensata e accavallata in nuvoloni che, rabbuiandosi sempre più, davano l’idea d’un annottar tempestoso(…)in quel luogo destinato per sé al patire e al morire, si vedeva l’uomo già alle prese col male soccombere alla nuova oppressione; si vedevan centinaia e centinaia peggiorar precipitosamente; e insieme , l’ultima lotta era più affannosa, e, nell’aumento de’ dolori i gemiti più soffogati. (Padre Cristoforo) non s’era mai mosso da Rimini, né aveva pensato a muoversene, se non quando la peste scoppiata in Milano gli offrì occasione di ciò che aveva sempre tanto desiderato, di dar la sua vita per il prossimo. Pregò, con grand’istanza, d’esserci richiamato, per assistere e servire gli appestati(…)venne subito a Milano ; entrò nel lazzeretto…”Ecco la Chiesa, la Chiesa di sempre, dei Santi, dei Martiri delle Beate Vergini, una Chiesa sempre in prima linea per la difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale, una Chiesa che, anche nelle guerre più aspre, non abbandonava i suoi fgli e mandava, in trincea, con i soldati, anch’essi esposti alla falciadia della mitraglia, i cappellani militari perché potessero recare conforto e salvezza alle anime.Qualcuno disse che non esistono più i “principi non negoziabili”, parlò di periferie esistenziali, di “Chiesa in uscita”, di costruzione di ponti ibvece che di muri..in altre parole i preti non parlano più di “difesa della vita”, di lotta contro le “manipolazioni genetiche”, non parlano più di “retta dottrina”, di sacrificio, di “senso del peccato”, non parlano più di identità dei popoli , soprattutto non parlano più del peccato…la Chiesa doveva trasformarsi in un “ospedale per curare i ferti” e, invece, si è trasformata in un “grande cimitero” , mai come ora vengono costruiti muri di incomunicabilità tra il clero – sia chiaro non tutto il clero – e i fedeli che non hanno perso la Fede e che non seguono il “trasbordo ideologico” del Papa argentino che, di fatto, è diventato il vero leader della Sinistra Internazionale.Poco prima della “Quarantena”, quando la Sinistra lanciò la campagna “Abbraccia un cinese”, i giornali cattocomunisti (più comunisti che catto) “Fanghiglia cristiana” e “Avvenire”, insieme al “Manifesto” e alla stampa dei “Poteri Forti”, erano la punta di diamante del pensiero bergogliano in appoggio all’invasione islamica del nostro Paese. Perfino quando i nostri governanti si accorsero che la pandemia non era uno scherzo, quando ormai si stavano prendendo misure di contenimento del virus, Bergoglio, all’Angelus, continuò, imperterrito, tra un buongiorno e un buon pranzo, a parlare di “accoglienza” e “abbattimento di muri” ed esortò i fedeli : “Ora con il problema del virus e del contagio non dimenticativi però degli immigrati…Buon pranzo” Capito? Poi mentre questo governo ateo e abusivo, senza che le opposizioni aprissero bocca, iniziò le “prove di golpe”: il pretume vaticano ha, addirittura, preceduto il potere dei soviet governativi e, mentre ancora i, cinema, le discoteche, i negozi erano aperti, dalle Curie giunse l’ordine alle parrocchie che “per aiutare il governo nella profilassi”, la Comunione fosse data in mano…in altre parole si doveva cessare di prendere la Sacra Particola in ginocchio e in bocca, si doveva commettere questa profanazione in omaggio al “politicamente corretto” : niente dava noia ai modernisti come quei fedeli che si ostinavano ( e sempre si oatineranno) a prendere la Particola in bocca, ovvero a venerare Corpo, Anima, Sangie e e Divinità di Nostro Signor Gesù Cristo. E in questo ciascun vescovo usò come poté il proprio petere per blandire, minacciare, ricattare, incitare i sacerdoti affinché dessero in mano, senza tanti tentennamenti, la Particola…Nella nostra Toscana, a Firenze, il Cardinal Betori, probabilmente per sopravvivere alle “Purghe staliniste – bergogliane” addirittura si è premurato di telefonare personalmente ai preti perché dessero la Comunione in mano e obbedissero ai dicktat sovietico – governativi.Poi la desolazione: ecco le Curie che vietano – evidentemente questa “Chiesa in uscita” non ha più credito nemmeno tra i suoi correligionari comunisti – prima ancora che lo faccia il governo rosso la celebrazione delle Messe (udite) richiamano i sacerdoti affinché cessino la benedizione pasquale delle case (“l’acqua santa”) e non si rechino a portare il Viatico ai malati….in provincia di Palermo l’arcivescovo Lorefice ha tolto la parrocchia a un vecchio sacerdote perché si era recato, in un paese deserto, a benedire, con l’Ostensorio, la gente che se ne stava in casa e, con le lacrime agli occhi, seguiva, rincuorandosi, dalle finestre e, inginocchiata sulle porte, il Sacro Rito….a Roma, poi – e se la cosa non fosse tragica ci sarebbe stato da ridere – il Cardinal Vicario Angelo Donatis ordina addirittura la chiusura (dicesi chiusura) delle chiese e si scatena l’inferno: centralini intasati per le proteste, e-mail a getto continuo, articoli sulla stampa di ogni colore, lettere in redazione….e, il giorno dopo, il Cardinal Vicario da’ l’ordine, sommerso dal ridicolo, di “riaprire le chiese” non senza prima, però, togliersi un sassolino dalla scarpa e facendo presente che lui le chiese le aveva chiuse su richiesta del Papa e che, ora, le riapriva, sempre su richiesta papale. Che pena!Siamo tutti in quarantena per volere di uno Stato ateo e anticristiano che, apprifittando del Coronavirus, cerca di cancellare definitivamente l’identità cattolica e intanto cominciano, dopo i provvedimenti dei vescovi, le “azioni intimidatorie e muscolari” della milizia rossa di Conte – Zingarett i- Bassetti che attaccca i pochi fedeli che a Cerveteri, a distanze di super sicurezza, si sono riuniti in una piccola chiesetta per interrompere la funzione come succedeva nell’Unione Sovietica, in Albania, in Bulgaria , nella Cuba di Castro e come succede ancora in Cina, in Corea del Nord, in Arabia Saudita… (vi mostriamo un video dove la milizia rossa, a Cerveteri, attacca i partecipanti alla S. Messa e ne impedisce lo svolgimento).E vedrete che non sarà il primo episodio di persecuzione governativa contro la Chiesa.Ora si assiste – ci raccontano – a morti di pazienti con il Coronavirus che non hanno potuto avere il conforto ultimo della fede per cui il sacerdote non ha potuto neanche avvicinarsi al letto. “Ho pensato – chiosa un lettore – se fossi stato io: quanta angoscia nel vivere le ultime giornate! , dal ricovero improvviso e inaspettato all’isolamento, alle ore terminali di agonia senza un volto familiare,senza il conforto né di un parente più stretto né di un sacerdote. Morire in solitudine, il tormento di non poter fare l’ultima confessione, chiedere l’ultimo perdono, contare su un’ultima parola di sostegno spirituale. Non poter nemmeno indossare – prosegue Silvano Dottori – la medaglia miracolosa o la croce al collo, o un rosario in mano, forse nemmeno riuscire a completare una preghiera a mente lucida….Signore pietà!”Già, apprendiamo dalla stampa – finché non faranno chiudere anche i giornali che potrebbero, secondo i “padroni del vapore”, creare allarmi – che, in Lombardia, a Bergamo e in altre province, decine di bare con il “caro estinto” sono poste nelle chiese o nei cimiteri e i defunti vengono portati via, senza una funzione religiosa, senza la presenza di parenti e amici e – come nelle epidemie degli animali – bruciati nei forni crematori…mentre qualche volta un prete, a distanza di legge, da’ la bendizione a qualche bara…Quelllo stesso timore che ho espresso io già nelle prime righe sembra averlo anche un illustre giornalista e un fertile scrittore, Marcello Veneziani, che stamane, 15 marzo 2020, su “la Verità” pubblica un pezzo dal titolo : “Attenzione al pericolo della dittatura sanitaria” in cui, appunto, paventa, in futuro, una dittatura globale o nazionale giustificata da norme anticontagio.Ma sentiamo Veneziani che scrive : “Stiamo sperimentando sulla nostra pelle che, nel nome della salute, è possibile revocare la libertà, sospendere i diritti fondamentali e la democrazia, imporre norme restrittive fino al coprifuoco.E’ possibile mettere un paese agli arresti domiciliari, isolare gli individui, impedire ogni possibile riunione di persone, decomporre la società in molecole, e tenerla insieme solo con le istruzioni a distanza del potere sanitario (…) Nessuno mette in dubbio la profilassi e la prevenzione adottate, si puo‘ dissentire su sigoli provvedimenti, su tempi, modi e aree di applicazione(…) Comunque tutti li accettiamo col sottinteso che si tratta di un periodo breve, transitorio, uno stato provvisorio d’eccezione.Ma se il rischio dovesse protrarsi , si potrebbe protrarre anche la quarantena e dunque la carcerazione preventiva di un popolo. Disperso, atomizzato in tante cellule che devono osservare l’obbligo di restare separate (ecco come sterilizzare il populismo). Del resto anche un’esperienza breve ma traumatica lascia segni destinati a durare e modificare il notro rapporto con il potere , con la vita, con gli altri(…) Se riscrivessimo oggi 1984 o La Fattoria degli animali di George Orwel, Il mondo nuovo di Aldous Huxley, o Il Padrone del mondo di Robert Hugh Benson, se immaginassimo una dispotia, cioè un’utopia negativa nel futuro, figureremmo mmo un potere totalitario che usa la sanità, il contagio e la protezione del contagio come la sua arma di dominazione assoluta. Magari non limitandosi a fronteggiare i casi di contagio ma procurandoli perfino, per usare poi il suo potere totalitario sulla società e su Paesi che resistono alla sottomissione.”(Cfr. Marcello Veneziani : “Quanta libertà ci potrà costare restare sani?” in “la Verità” del 15 marzo 2020 pag.1 segue a pag.13) A noi in questo periodo resta almeno un’arma potentissima : il S. Rosario. E che Maria Corredentrice, nemica di ogni Rivoluzione e Madre della Chiesa, sia, anche in questo difficile momento di apostasia, al nostro fianco.Viva Cristo Re!
PUCCI CIPRIANI