Educazione alla fluidità di genere – A scuola la bambina fa il maschio e il bambino la femmina
“Quanto proposto dalla scuola primaria Marconi di Firenze , travalica a mio avviso ogni normale scopo didattico generando solo grande confusione tra i giovanissimi allievi.- scrive Elisa Tozzi la neoeletta consigliera regionale della Lega nella circoscrizione del Mugello – Tra l’altro, qualora siano accertati gli avvenimenti, – prosegue l’avv. Tozzi – è ancora più inaccettabile il fatto che di questa improvvida iniziativa pare non siano stati avvisati i genitori che, quindi, non possono certo aver dato il consenso.
Mi auguro che l’Amministrazione comunale fiorentina , abbia il buon senso di interrompere questa sorta di esperimento, totalmente fuori luogo , che stigmatizziamo apertamente mentre auspichiamo che non rispondano a verità i “rumors” che vorrebbero estendere questi laboratori anche alla provincia (Mugello compreso) dove, mi si dice, negli scorsi anni siano stati proposti o addirittura iniziati simili esperimenti – indottrinamenti”
Il comunicato della Consigliera regionale si riferisce a quanto accaduto nella scuola elementare Marconi di Firenze dove è stato “proposto” ed effettuato un “laboratorio” per contrastare la formazione di stereotipi di genere, utilizzando fiabe, giocattoli, cartoni animati etc…mentre una maestra, nell’ora di inglese, ha fatto recitare ai bambini i ruoli delle femmine e alle femmine quello dei maschi (in particolare il dialogo tra un bimbo che ha fatto Lilly e una bimba che ha fatto Arthur) tutto questo senza chiedere il consenso ai genitori. Questi corsi che avrebbero la funzione di rimuovere le discriminazioni ma che in realtà sono dei veri e propri indottrinamenti ideologici alla teoria gender anzi “gender queer”, che era l’epiteto usato nell’Inghilterra del secolo scorso per qualificare gli omosessuali, per cui il pensiero “genderqueer” utilizza la trasgressione sessuale come punto di partenza per rompere gli schemi tradizionali del vivere, per affermare una “fluidità” di genere, senza regole, se non quella del desiderio.
“Non si può fare a meno di considerare la proposta di tantissime sigle cattoliche -come Scienza e Vita Firenze, Movimento per la Vita fiorentino, Associazione Medici Cattolici Firenze, Associazione Fioretta Mazzei, Pro Vita e Famiglia Toscana, MCL Toscana, MCL Presidenza provincia di Firenze, AGESC Firenze, MO.I.CA. Aps Firenze – di netto rifiuto che nella scuola pubblica laica avvenga un’educazione sessuale fortemente informata da una visione non scientifica, ideologica, di parte, – prosegue Elisa Tozzi – sottolineando la pericolosità di messaggi che potrebbero creare confusione nei bambini che sono allo stato maschi e femmine, richiamando pertanto l’art.30 della costituzione della dichiarazione dei diritti universali dell’uomo…invitano i consiglieri comunali a “vigilare” affinché non entrino nella scuola, sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale,progetti divisivi ispirati a una prospettiva culturale e valoriale “ideologica e di parte”