di Gildo della Querce
Non vi è limite, non vi è contegno. Apprendendo dal comunicato stampa della Lega locale e dall’approfondita analisi di Pucci Cipriani per Corrispondenza Romana delle “magnifiche sorti e progressive” riservate dal Sindaco (già) patriota di Piombino alla comunità da lui amministrata, non si può non restare basiti. Specie se essa risulta essere l’ennesima mortificazione dell’elettorato toscano di centrodestra, che da decenni si attarda a votare figuri della peggior risma (ci hanno propinato mastro Totaro, l’inutile Bergamini, il ciambellano Bocci, la valchiria Ceccardi, per non parlare del gran croupier Verdini, fautore del buono e (soprattutto) cattivo tempo del centrodestra nostrano), da opporre agli ancor peggiori sinistri, nel nome di un (d)isperato mutamento delle paludose amministrazioni veterocomuniste, con tanto di annidate consorterie a far da parafulmine. Quante volte ci siamo fidati e affidati, spes contra spem, pur nell’umiliazione già patita, anzitutto nella scelta e nella proposta all’elettorato di simili candidati, che certamente ha fornito anche l’alibi ai cosiddetti indecisi di rivolgersi al sinistrorso “usato sicuro”, e abbiamo votato gente cui, fosse dipeso da noi, non avremmo affidato neanche la portineria del condominio. E l’incapacità di una selezione seria della classe dirigente è, a ben guardare, il vulnus da cui si propagano tutti gli ulteriori miasmi. Anche nel caso del Sindaco (già) patriota di Piombino, ora approdato alle arcobalenate milizie fuksia, siamo di fronte ad un transfuga: origini in Forza Italia (il che, già, dice tutto), approdi in Fratelli d’Italia, tracimando infine nella milizia fuksia dell’unicorno arcobaleno. Ma qui siamo ancora alla credibilità personale del personaggio (sempre per mantenere uno sguardo regionale, pensiamo che a Campi Bisenzio (FI) i patrioti hanno avuto il coraggio di candidare Antonio Montelatici, nato nel PD (sic!), passato alla Lega (sic!), eletto con quest’ultima consigliere comunale a Firenze, in questa veste evacuato nel Gruppo Misto (sic!), quindi, con coraggio e lungimiranza del partito di Governo, candidato sindaco di Fratelli d’Italia nella rubiconda Campi Bisenzio…risultato: 4° posto, dopo estrema sinistra, sinistra e centrodestra (lui avrebbe dovuto rappresentare il candidato di “destra” pura, senza centro…risum teneatis amici?). Il problema ulteriore, che fa raggiungere alla vicenda i connotati dell’orrido, è che il novello paladino a strisce ha ben pensato non solo di sostenere il carnevale arcobaleno, ma anche di elargire fondi pubblici a lorsignori, evidentemente in linea con il portato valoriale del Comune di Piombino e dell’amministrazione pro tempore di centrodestra. Non sappiamo, né vogliamo sapere, se questa operazione comporti o comporterà un qualche ritorno in termini elettorali (abbiamo l’umile presunzione di saperlo già, invero): sinceramente speriamo di sì, ovvero che il Ferrari si candidi con il partito fucksia e lasci in pace il voto (e le tasche!) di coloro che sarebbero anche stanchi di supportare lupi travestiti da agnelli, o in ogni modo travestiti.
Gildo della Querce