di Pucci Cipriani
Chi scrive ha sempre votato per la Destra e, molto probabilmente, continuerà a votarla, ignorando le tante delusioni e la “prova” assai deludente che sta dando questo governo di “centrodestra”, nonostante la buona volontà, l’intelligenza e l’astuzia che fanno di Giorgia Meloni un “politica navigato”. Bisogna riconoscere amaramente che, ormai, in Italia (e non solo in Italia) la politica , salvo alcune sfumature, è obbligata a “correre” su uno stesso binario; ad esempio a decidere sull’economia non sono i vari governi di centrosinistra o di centrodestra ma i “poteri forti” che esistono, eccome (la grande finanza, la “Commissione Europea” e la Banca centrale europea, le Multinazionali che incassano miliardi e non pagano le tasse, i “Mercati” internazionali…)e quando, a loro parere la politica “sgarra”, ecco che arrivano davvero “lacrime e sangue”…chi non ricorda il “golpe politico” del Governo Monti (con l’infame riforma Fornero)voluto, appunto, dai “poteri forti”, complice il “mondialista” Napolitano? E poi, con la benedizione di Mattarella (e non solo la benedizione), rieccoti la politica commissariata con Draghi e tutta la invereconda ammucchiata (Meloni esclusa).
Giorgia Meloni ha dunque capito che per durare occorreva seguire la linea rigorista del governo Draghi quindi della grande finanza seppur con qualche variante come la tassazione degli utili delle banche, tanto per dare un contentino agli elettori…a cui subito si sono opposti i rimasugli di Forza Italia, un’altra palla al piede del governo…
Lo stesso si dica per l’immigrazione. Altro che “blocco navale”…dal momento che gli sbarchi di clandestini sono addirittura quadruplicati col centrodestra e il nostro Presidente del Consiglio ricorda la fine fatta da Minniti (estromesso dal suo partito, il PD) che provò, con un certo successo, a fermare l’invasione dei clandestini…per non parlare di Salvini che, davvero, mantenne la promessa e fermò l’invasione illegale, ora divenuta occupazione e conquista.
E per aver difeso le nostre coste e i nostri confini, e aver vinto la guerra contro gli scafisti criminali, il Ministro degli Interni del governo giallo verde, fu mandato a processo nientemeno che per “sequestro di persona”.
Evidentemente anche l’immigrazione è tabù essendo chiaro il progetto del “mondialismo”, ovvero una sostituzione etnica della popolazione, la distruzione della classe media, per avere una manodopera a basso costo (gli immigrati).
Il Presidente del Consiglio ha capito anche che la politica estera la decide l’America e la NATO, quindi ha agito conseguentemente nominando Ministro degli Esteri l’On. Tajani, fedele agli USA come un cane alla propria cuccia, approfittando anche per sistemare alla Difesa un Crosetto qualsiasi; nonostante questo la Meloni si adopera meritoriamente a far sopravvivere il governo e sta cercando- boicottata da Forza Italia – di creare un’alleanza in Europa tra Popolari e Destra e, visto il vento che soffia in quella direzione, battere i socialisti alle prossime elezioni europee di giugno e ribaltare – Dio lo voglia- gli equilibri.
Idem per l’ambientalismo : pensiamo che, davvero, sia stato uno smacco per il Governo aver dovuto ingoiare il boccone amaro della nomina a Ministro per l’Ambiente uno zanni come Gilberto Pichetto Fratin , proveniente dalla cloaca della Democrazia Cristiana, che ha abbracciato in pieno la folle “green economy” e mentre tutta Europa condanna e punisce gli ecoterroristi verdi, lui, clownescamente, si toglie giacca e cravatta e gli riceve con tutti gli onori al Ministero dopo che hanno fatto danni gravissimi imbrattando il nostro patrimonio artistico….E loro per ringraziamento lo spernacchiano sonoramente. E ben gli sta…solo che lo spernacchiamento alla fine se l’è preso il popolo italiano infatti il 12 settembre, grazie all’azione di gente come il nostro zanni, la UE ha imposto un nuovo diktat su eolico e solare per cui il Parlamento europeo ha approvato una direttiva che porta la quota vincolante prodotta con eolico e solare dal 32% al 42% per il 2030 con il voto favorevole di Popolari e Forza Italia, contrario della Lega e (udite!) l’astensione di Fratelli d’Italia…(forse) per non delegittimare il già chiacchierato Ministro Pichetto…
I soldi son pochi e sembra non esserci trippa per gatti, ma, almeno ci sono ambiti in cui La Meloni poteva (anzi può) fare qualcosa: i temi etici, la scuola e l’ordine pubblico…oltre naturalmente alla lotta al “pensiero unico dominante” che ci ha portato alla soglia (quando la soglia non sia stata sorpassata) di una società orwelliana.
Insomma, cosa chiedono gli elettori di “destra” al Governo? Lo ha scritto, in un libro dal titolo “Il Mondo al contrario”, pubblicato, anzi, “autopubblicato” su Internet, il Generale Roberto Vannacci, “subito linciato a mezzo stampa – scrive Marcello Veneziani – con il nullaosta del Ministro Crosetto”. Ebbene questo libro che è in testa a tutte le classifiche (e che da 20 settembre si troverà anche nelle librerie) mostra non solo quello che, davvero, pensano il 99 per cento degli elettori di “destra”, ma anche quello che pensa anche la maggior parte degli italiani:
“Quando gli occupanti abusivi delle abitazioni – si legge nella quarta di copertina del libro del Generale Vannacci – prevalgono sui loro legittimi proprietari; quando si spende di più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale; quando l’estrema difesa contro il delinquente che ti entra in casa viene messa sotto processo; quando veniamo obbligati ad adottare le più stringenti e costosissime misure antinquinamento, ma i produttori della quasi totalità dei gas climalteranti se ne fregano e prosperano; quando le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e Famiglie sono costretti ad abbandonarle; quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo ed esclusivo perché urta chi padre e madre non è. Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso. Ecco questo libro è dedicato a tutti gli altri.”
Come spiegare il successo del libro? Dovrebbero domandarselo i nostri politici di Destra e di Centrodestra e invece il Ministro della Difesa Crosetto ha definito il libro senza leggerlo – prendendo in prestito dalle sinistre il solito metodo del linciaggio morale – “una serie di farneticazioni”…farneticazioni, ripeto, condivise dalla maggior parte del popolo italiano, sottoscritto compreso.
Di ben altra levatura personaggi della Destra come Marcello Veneziani (ricordo che fu allontanato da “Il Giornale” per volere della Pascale, “fidanzata” lesbica di Berlusconi ora, sposata-si fa per dire! – felicemente con la “compagna”) o che di Destra non sono come la prof.ssa Lucetta Scaraffia, storica e Docente all’Università “La Sapienza”, hanno positivamente giudicato il libro di Vannacci criticando certi personaggi di “certa destra” che hanno paura a definirsi ” conservatori”. Inoltre, sia Marcello Veneziani che Lucetta Scaraffia hanno considerato il libro pieno di intelligenti osservazioni e ben scritto che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per il mondo dei conservatori.
Ma – dico io – oggi la Destra gli “intellettuali di riferimento sembra andare a cercarli nella pattumiera radicale…ogni riferimento a Giordano Bruno Guerri e Filippo Facci è puramente voluto….
Ma veniamo a noi. Ordine pubblico? C’è un “disastro Italia” : stazioni e interi quartieri delle città – la delinquenza non c’è soltanto a Napoli, a Caivano, come si cerca di far credere – in mano ai delinquenti e alle baby gang, stupri, delitti, borseggi (abbiamo visto il dramma dei borseggi nella metropolitana a Milano da parte di ragazze rom), aggressioni, lotte tribali in cui appare il machete, gente che il pomeriggio “si barrica in casa” con il terrore che le loro case vengano “occupate” dai delinquenti, assalti alle auto di Carabinieri e Polizia e molte volte le forze dell’ordine pagano con la vita il contrasto alla criminalità (il Carabiniere Cerciello Rega docet)….Forze dell’ordine con le mani legate perché arrestano un delinquente e, dopo poco, se lo ritrovano fuori e li “berteggia” pure…
San Siro e la Stazione di Milano, il Quarticciolo e Tor Bella Monaca a Roma (dove si è tentato di uccidere, a pistolettate il sacerdote antidroga don Coluccia), la Stazione di Firenze e il Parco della Cascine etc. non sono migliori di Caivano, Ponticelli o Afragola…anzi…
Comunque da qualche parte bisognava cominciare e, naturalmente, si è scelto Napoli (non dimentichiamo che in un colloquio a Milano il Ministro dell’Interno Piantedosi affermò, con il Sindaco Sala, che la delinquenza in città era più “percepita” che reale!)e, a differenza degli starnazzi delle sinistre che chiedono, naturalmente più scuola (questa scuola degli asini che fa orrore)e meno “provvedimenti punitivi” noi siamo per la “repressione” e perché vengano puniti anche i minorenni che viaggiano con la pistola in tasca e si rendono responsabili di crimini…e nella lista a Caivano si aggiungano tutte le altre città d’Italia.
Speriamo che la Meloni, come sembra fare, ascolti i consigli di don Patriciello che ha affermato che, a male estremo occorrono estremi rimedi e, al momento, occorre più polizia…altro che scuole, definendo, poi, Saviano ” Profeta di sventure…Gomorra ha rovinato i nostri ragazzi”.
Ma ci vuole la “certezza della pena” in questa Italia dove in galera non va più nessun delinquente ma solo il “povero cristo” che abbia sbagliato a compilare la denuncia dei redditi o si sia dimenticato di pagare una multa…è inutile iniziare una “bonifica” (santa!) del territorio se prima non viene abolita o almeno modificata la legge Cartabia che rende punibili i reati solo su denuncia di parte: provate voi a denunciare il mascalzone (magari vive nel vostro stesso quartiere!) che vi ha rapinato o lo spacciatore protetto dalla mafia nigeriana…la gente ha paura e, molte volte, per non perdere inutilmente tempo, non si reca neanche in questura a denunciare il furto, la rapina o la violenza subiti…
E, poi, parliamoci chiaro – pur dando al Governo tutte le attenuanti possibili – come si fa a credere in una “bonifica del territorio” quando i clandestini arrivano in Italia con intere flotte di navi al ritmo, non di decine, ma di migliaia al giorno? (settemila ne arrivarono l’altro ieri e ieri 13 e 14 settembre, altrettanti sono in arrivo) …e tra pochi giorni molti di loro li troveremo, nullafacenti, fermi di fronte alle stazioni delle nostre città, in mano alle mafie africane o sudamericane, a “spacciare” o comunque a delinquere…questa è un’invasione vera e propria…una guerra come ha sentenziato, giustamente, il Ministro Salvini.
E la scuola? La scuola italiana che un tempo tutti ci invidiavano? Dalle migliori Università Americane venivano presi i giovani usciti con buona media dal Liceo Classico e portati negli USA dove, a spese dello Stato, venivano fatti studiare e, intanto, venivano immessi nelle Università come “lettori” con regolare stipendio. Gli studenti della prima media avevano una cultura che oggi non hanno neanche i ragazzi della quarta o quinta superiore…per non parlare dell’educazione e del rispetto per maestri e professori…
Di questo dobbiamo ringraziare il Sessantotto e don Milani, quando si predicava che la nostra scuola (“la buona scuola di un tempo”) era una scuola selettiva fatta “per i ricchi” che ghettizzava i poveri per cui si auspicò una scuola (poi attuata da democristiani e socialisti tutti a “novanta gradi” davanti al verbo della Rivoluzione cattocomunista – milaniana) che abolisse i voti e promuovesse tutti: “todos caballeros”…
Ora nella scuola si sono ulteriormente evoluti: i discenti vanno vestiti da cialtroni, con blue-jeans strappati (orecchini, piercing quando i “maschi”(?) non si “travestano” da donne “per solidarietà con le femministe” etc.: paradigmatico è il caso del docente milanese prof. Martino Mora che si rifiutò di fare lezione di fronte a quattro o cinque “travestiti”…subendo il linciaggio morale da parte dei “media”.
Alunni e (alunne) nullafacenti che sparano al professore senza nemmeno chiedere scusa e genitori(per lo più semianalfabeti) che mettono bocca nei programmi scolastici e aggrediscono i professori; docenti che hanno dimenticato il loro ruolo (è invalso il “tu” fin dalle elementari tra docente e discente) e in classe fanno “politica” e ti “erudiscono il pupo”, seguendo il cambiamento antropologico, con i peana in favore di aborto, “famiglia alternativa”, teorie gender, omosessualismo e schifezze del genere.
Al “disastro scuola” il Governo di Giorgia Meloni avrebbe potuto iniziare una vera riforma a costo zero: reintroduzione dei voti, esami seri, reintroduzione dello studio del latino fin dalla prima media, libertà di insegnamento e lasciare spazio alle scuole private, selezione dei docenti (molti dei quali nipoti o pronipoti del Sessantotto e della scuola donmilaniana) e, soprattutto “depoliticizzare”, anzi, “deideologizzare la scuola”…e invece il Ministro Giuseppe Valditara (ahi quantum mutatus al illo!)un tempo (forse per prendere voti e farsi rieleggere senatore?) partecipava entusiasta ai Convegni del nostro CNADSI (Comitato Nazionale Associazione Difesa Scuola Italiana),- la benemerita Associazione guidata dall’insigne latinista prof.ssa Rita Calderini e dell’allievo di Benedetto Croce Prof. Vittorio Enzo Alfieri(godetti della stima e dell’amicizia di ambedue nei miei trent’anni di militanza nel CNADSI)-che per primo contestò la scuola sessantottarda e don Milani, un cattivo Maestro, anche con la pubblicazione di un libello della Calderini che, spero, di ritrovare.
E una volta eletto Ministro il Valditara (proveniente da AN, quindi passato al Quisling Fini, quindi passato alla Lega) che, evidentemente, ama la “cadrega , fedele al motto “Francia o Spagna purché se magna”, come primo provvedimento scrive una giusta e dura lettera alla Preside, agit prop nel Liceo Da Vinci di Firenze che, approfittando di una rissa tra studenti di opposte tendenze davanti al Liceo Michelangelo, si intromette, scrivendo, secondo la prassi del “Compagno” Beria, una lettera propagandistica accusando a destra e manca di Fascismo…apriti cielo e spalancati terra!
Di fronte alle ormai prevedibili reazioni, a comando, dei sindacati, centri sociali, ANPI, attivi, collettivi e…passivi, Valditara che aveva promesso sanzioni contro l’attivista “pidina”, come le chiocciole, si ritirò nel proprio guscio e…dimostrando di che pasta(frolla) fosse fatto quasi cercò di scomparire…salvo risuscitare per “sistemare” una povera maestra sarda che – udite! – aveva avuto l’ardire di aver fatto recitare un’Ave Maria, in classe, ai suoi alunni: delitto grave commentò l’ex “finiano” che, a differenza di quello che aveva fatto nei confronti dell’agit prop fiorentina, fece condannare la povera insegnante alla “sospensione per un mese senza stipendio”…e zitta altrimenti avrebbe fatto ciò che non ebbe il coraggio di fare quando avrebbe dovuto farlo…a Firenze…
Poi “Beppe” Valditara, l’ex ammiratore della professoressa antimilaniana Rita Calderini e dello CNADSI,- visto che a far la voce grossa (e anche qualche vigliaccata!) da una certa parte, non c’era pericolo…anzi si saliva sulla cresta dell’onda e nella considerazione dei “compagni”- ha aderito al Comitato per le celebrazioni del centenario della scomparsa di don Lorenzo Milani (il suo sodale Damiano Tommasi, Sindaco cattocomunista e pro gender di Verona ha fatto lo stesso percorso “donmilaniano” del Ministro della PI), Comitato presieduto da Rosy Bindi, gente ideologizzata, che, allora come oggi, chiedeva e chiede : abolizione del latino, eliminazione della bocciatura in quanto strumento di disuguaglianza e di selezione ( o non era FdI a chiedere più “selezione”? npc). estensione dell’orario scolastico (tempo pieno) e abolizione delle vacanze; insomma i beni supremi per il buon cristiano sarebbero stati: ” La cultura, il successo personale la capacità di reggere il confronto con le opinioni nella dialettica altrui, la perfetta autonomia e autosufficienza” (Cfr; P- Tito S. Centi in “Incontri e scontri con don Milani, 1977 pag.20)da qui l’inutilità dell’esposizione del crocifisso nelle scuole e l’abolizione anche dell’ora di religione strumenti esteriori inutili che, semmai, allontanavano i giovani…
Insomma, l’abolizione di questa “scuola borghese”(“E se c’è ancora qualche professore, di quelli che amavano la vecchia scuola che selezionava i poveri e promuoveva i ricchi, gli diciamo di stare attento perché, quando andremo al potere noi lo manderemo in Siberia “Don Milani) che si sperava Valditare facesse risorgere…
Ma non finisce qui…il nostro Ministro dell’Istruzione e del Merito (sic!), in sintonia con un certo Giannelli – Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ma che cos’è questa nuova “mangiatoia”…chi l’ha eletto?), uno che, durante il Covid, al pari dei virologi star, sembrava diventato il portavoce e il leccaterga del duo Conte – Speranza. chiedendo “chiusure”, lockdown più lunghi, controlli, misure di polizia etc.,- ha deciso di introdurre (udite!), sposando la proposta delle sinistre radicali, nella scuola l’educazione al rispetto e alla parità di genere: insomma l’introduzione di una nuova (inutile) materia che servirà agli insegnanti ideologizzati a far politica nel senso del “cambiamento antropologico con “lavori di gruppo , discussioni su fatti di cronaca e con specialisti esterni ( attivisti arci gay, oppure operatori – come è successo già in alcune scuole – che invitano al consumo della droga e simili? npc)…lettura di quotidiani in classe etc. (tutto fuorché lo studio!)…insomma la scuola donmilansessantottina…”
A nulla sono valse le proteste di tanti docenti e genitori, a nulla è valsa la raccolta di qualche decina di migliaia di firme in favore della maestra sarda, promossa dalla meritoria associazione Pro Vita e Famiglia, per una petizione contro questo “sinistro” provvedimento…
Del resto, c’è il precedente del Sindaco di Piombino di Fratelli d’Italia Francesco Ferroni che non è stato ad aspettare il provvedimento legislativo di Valditara ma ha fatto in proprio, organizzando una serie di incontri pro-gender nelle scuole…sborsando anche diversi soldi (non suoi) ma del Comune…
Finiamola qui…ho sotto gli occhi il libro del Generale Vannacci…potrei continuare trattando, a uno a uno, tutti gli argomenti messi in campo nel libro “Il Mondo al contrario” a cominciare dal conformismo e dalla “cappa” che ci sommerge, una dittatura orwelliana per cui si può dire e fare tutto…quello che piace alle sinistre che, oggi, non difendono più gli operai, il proletariato o il sottoproletariato, ma le banche e le multinazionali.
Vita dura per chi – come gli elettori di destra – crede ancora ai “valori antichi” come la famiglia formata da un papà, una mamma e i loro bambini e ride delle folli imitazioni dei famigli arcobaleno e invertite e, infine, fedele ai dettami della religione, ereditata dai padri, considera l’omosessualità non un reato ma un gravissimo peccato che grida vendetta al cospetto di Dio…
Chi scrive, ripeto, ha sempre votato a Destra e ha una certa simpatia per Giorgia Meloni: ai tempi del referendum contro la fecondazione eterologa – quando Fini era passato armi e bagagli al nemico – il sottoscritto chiese a Giovanni Donzelli oggi meritatamente divenuto uno dei massimi dirigenti di FdI, se potesse pregare Giorgia Meloni (allora dirigente giovanile nel partito di Fini) di porre la firma a un manifesto contro la fecondazione eterologa. Donzelli (anche lui firmò il “compromettente” documento) mi dette il numero di telefono della Meloni.
Mi feci coraggio e spiegai all’allora dirigente dei giovani di AN l’importanza di avere la sua firma contro tale immonda fecondazione. Lei non mi fece neanche finire di parlare e mi disse – io ero solo il Signor Nessuno – “certo che firmo il manifesto e, anzi, io resto a vostra disposizione a favore di ogni iniziativa in difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale”.
Io non ho mai scordato quella telefonata (tanti “vecchi tromboni di AN” avevano rifiutato di firmare quel documento riattaccandomi il telefono!) Ecco cari amici perché, nonostante tutto, io ricordo quella Meloni lì con lo stesso piglio sperando che non sia un sogno… per poter votare ancora a destra.
PUCCI CIPRIANI