Tratto da: Corrispondenza Romana
di: Mauro Faverzani
La massoneria continua a dettar legge e ad influenzare i dibattiti parlamentari, le istituzioni, la politica e l’etica a livello planetario.
Qualche esempio, a diverse latitudini. Lo scorso 15 giugno si è precipitato in Francia il ministro della Difesa della Costa d’Avorio, Hamed Bakayoko. Era atteso di lì a pochi giorni per una visita ufficiale nel Paese, ma ha dovuto anticipare la trasferta, poiché proprio quel giorno era morto il Gran Segretario della Grande Loggia della Costa d’Avorio, Michel Rosier, ricoverato in una clinica francese, per trattare un tumore al pancreas ormai in fase terminale.
E Bakayoko si è affrettato a raggiungere il suo capezzale per un motivo ben preciso, per una sorta di atto dovuto: perché, oltre ad essere ministro ivoriano, è anche Gran Maestro della stessa obbedienza massonica di Rosier, obbedienza storicamente nell’orbita della Gran Loggia nazionale francese, benché sei anni fa segnata da feroci lotte intestine con la sezione locale di un’altra influente loggia, quella afro-americana Prince Hall, nota a Cia e Pentagono.
Non solo. Nel luglio scorso, in occasione della Conferenza dei Gran Maestri delle maggiori logge regolari d’Africa, svoltasi a Maputo, è stato eletto nuovo segretario esecutivo della massoneria africana Benedetto Kouassi. Kouassi non è uno qualunque: è un ricchissimo uomo d’affari, giunto al vertice della Gran Loggia del Benin e della politica nazionale, da poco abbandonata, dopo averla significativamente influenzata tra le fila dell’Usl-Unione Sociale Liberale. Un addio non casuale, poiché oggi lo attendono nuove missioni, in primis quella di gestire la crisi della Gran Loggia nazionale del Togo.
Spostiamoci in Francia, dove la massoneria punta addirittura ad inserire la nozione di «laicismo» nella Costituzione, come ha specificato a chiare lettere il Gran Maestro del Grand’Oriente di Francia, Jean-Philippe Hubsch, nel discorso d’insediamento, dopo esser stato rieletto per il suo secondo mandato: «La laicità è più che mai minacciata, tanto nella sfera pubblica quanto nelle aziende, nei club sportivi o nelle associazioni – ha dichiarato – Il nostro ruolo è quello di giungere ad ottenere la costituzionalizzazione dei due primi articoli della legge del 1905 ed a far sì che tale norma venga applicata in tutto il territorio della Repubblica, senza eccezione alcuna. Inserire la laicità nella Costituzione le darà una forza giuridica maggiore, che la porrà al riparo dai tentativi di annientarla».
Ma il Gran Maestro ha fatto riferimento anche al «Libro bianco di politica internazionale» del Grand’Oriente, in cui si parla della politica promossa dall’obbedienza massonica attraverso l’Ame-Alleanza Massonica Europea, per divenire un interlocutore istituzionale credibile ed un riferimento sicuro a Bruxelles; poi vi si parla delle sue relazioni con i Paesi del mediterraneo, della cooperazione Africa-Europa, del suo ruolo nel Continente americano e dello sviluppo delle logge in Asia. Ad evidenziare, come i suoi tentacoli si estendano ormai ovunque.
Non solo: da quest’anno il Grand’Oriente d’Oltralpe farà partire anche le «Università Popolari Massoniche», che altro non sono se non un tentativo per “arruolare” nuovi seguaci, proponendo una volta al mese una conferenza pubblica su temi filosofici, grazie alla presenza di relatori noti al grande pubblico.
Sempre in Francia, in sede di Assemblea Nazionale, accanto alla Federazione nazionale del Libero Pensiero, sui sei invitati della sezione «correnti filosofiche», ben cinque sono esponenti di logge; quelli dei culti ammessi, di contro, sono soltanto quattro, anzi tre, poiché il Cfcm-Consiglio francese del culto musulmano si è tirato indietro e non ha voluto prender parte ai lavori.
A rivelarlo, è stato il quotidiano cattolico d’Oltralpe La Croix, che ha anche evidenziato l’influenza esercitata dai grembiulini sulla Federazione protestante nazionale, il cui esponente, il pastore François Clavairoly, s’è lamentato dinanzi ai deputati del fatto che le audizioni siano avvenute singolarmente: anche secondo Édouard Habrant, Gran Maestro della Grande Loggia Mista di Francia, «sarebbe interessante associare i nostri sguardi spirituali, poiché la spiritualità fa parte della massoneria» e si è detto convinto che religiosi e massoni possano individuare delle «prospettive convergenti».
Ma la realtà è un’altra e, proprio in sede di Assemblea, è subito emerso con chiarezza: al di là delle belle parole e dei grandi proclami, le logge si sono dichiarate in massa a favore di un accesso universale delle donne alla fecondazione assistita, laddove le confessioni religiose hanno, invece, opposto un categorico rifiuto o, quanto meno, avanzato profonde riserve. Alla prova dei fatti, è evidente l’insanabile antinomia tra questi due mondi. Ma è evidente anche lo strapotere e l’enorme influenza esercitati dalla massoneria su scala internazionale. (Mauro Faverzani)