fonte: Il Cammino dei Tre Sentieri
di Corrado Gnerre
La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!’
La neve che cade richiama concetti e sensazioni particolari. Apparentemente un po’ contraddittori. Quando cade la neve, fa freddo. Se non adeguatamente coperti e armati di buona volontà, non si riesce a stare molto tempo all’aperto. Eppure si tratta di uno spettacolo a cui è difficile rinunciare. Soprattutto se si è bambini. Fa freddo, ma sembra che ci sia un calore che sostiene. E’ il calore della bellezza che si para stupendamente dinanzi allo sguardo.
E non si tratta di una bellezza che è tale solo perché accade non frequentemente. No, è una bellezza che si ri-attualizza e si sperimenta ogni qualvolta che si è in quella situazione. E’ il candore che scende soffice, lentamente e senza far rumore; e poi meravigliosamente imbianca tutto.
La carezza è diversa dallo schiaffo. E tutt’altra cosa. Lo schiaffo offende e vuole allontanare, quasi distruggere. La carezza, invece, loda, vuol avvicinare e anche risanare. La neve loda e non schiaffeggia la natura: l’abbellisce. La neve accoglie e non allontana violentemente la natura: si posa delicatamente.
La neve che cade ci ricorda che tutto è stato pensato per il nostro bene in una logica di tenerezza. La neve che cade …è una carezza.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza