a cura di Pucci Cipriani
Lorenzo Gasperini ha 31 anni ed è nato a Cecina (Livorno)si è laureato in filosofia (110 e lode)all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano discutendo la tesi magistrale con il Prof. Giacomo Samek Lodovici su : “L’inconsistenza dei diritti umani”. Tra gli autori di riferimento del prof. Lorenzo Gasperini – che attualmente insegna storia e filosofia nei Licei – San Tommaso, De Maistre, Gustave Thibon, Augusto Del Noce (su questo autore ha in preparazione una pubblicazione),Domenico Giuliotti e l’antimoderno Pasolini.E’, da tre anni, relatore ufficiale nei Convegni della Tradizione cattolica della “Fedelissima” Civitella del Tronto e collaboratore di “Controrivoluzione”; Impegnato in politica è Capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Cecina e coordinatore provinciale dei giovani leghisti.
Cosa e pensa di questo Governo, in particolare della vittoria di Giorgia Meloni che – mi sembra – abbia colto i frutti della sua coerenza?
Questo governo è senz’altro- come ha autorevolmente scritto il prof. Roberto de Mattei – il miglior governo possibile nel momento peggiore della nostra storia ed ha due meriti fondamentali, il primo è che essendoci detto governo non c’è il governo della sinistra italiana, il secondo merito è che questa coalizione di centrodestra dichiara di avere le idee abbastanza chiare su alcuni temi antropologici di primaria importanza…
Ad esempio…
E’ da ricordare che il Ministro per la Famiglia Eugenia Roccella, già durante la campagna elettorale del 2018, dichiarò di avere per obiettivo l’abolizione della legge Cirinnà sulle cosiddette unioni civili, quelle inventate dalla sinistra per spianare la strada alle adozioni omosessuali. Del resto un istituto giuridico di coppia non può che servire più o meno dichiaratamente per attribuire falsi diritti che sarebbero propri del “coniugio” ovvero quelli legati alla prole. Tutti gli altri : dall’eredità, all’assistenza sanitaria, alle visite ospedaliere o carcerarie, potrebbero essere invece benissimo esercitati come diritti individuali i quali prescindono dall’esercizio della sessualità.
Non ci dovrebbe essere bisogno di dichiarare allo Stato con chi si hanno rapporti sessuali infert dell’ordine per il quale il bambino deve avere una mamma e un papà e non essere impedito a questa ricca iniziazione all’esperienza della vita nella paternità e nella maternità così come egli è carnalmente generato da un papà e da una mamma.
Ad esempio Mario Mieli che è stato il più famoso attivista italiano LGTB, è morto suicida nel 1983, a lui è intitolata la più importante realtà associativa LGBT d’Italia, il “Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli”, di Roma, che ha avuto “l’onore” di organizzare il Gay Pride mondisle a Roma.
Nel suo testo edito da Feltrinelli Mieli scrive: “Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero.Noi, sì, possiamo amare i bambini: possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. per…La società repressiva eterosessuale questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società, invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega…la società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza…la pederastia invece “è invece una freccia di libidine scagliata verso il feto” (Elementi di critica omosessuale,p.62)
Da questa idologia dunque nasce dunque Bibbiano…
Certamente dietro a fatti come quelli di Bibbiano del Forteto vediamo sempre l’ombra di questa ideologia della sovversione dell’ordine naturale. L’odio per questo ordine e la negazione sistematica di questo ordine. Che si riassume nelle parole “LOVE IS LOVE” , l’amore è amore, che è un modo per legittimare qualsiasi disordine nel nom di qualsiasi voglia, istinto, inclinazione che viene chiamata “amore”….
Oggi giorno qual è la vera funzione dei “media” e come considera il ruolo di vari social media?
La funzione dei media ce la indica ancora una volta Pier Paolo Pasolini: l’omologazione di massa.Ora in ogni civiltà è esistito qualcuno che avesse anche la funzione dell’edificazione morale del popolo(i filosofi…Platone, il clero nella società tripartita del glorioso Medioevo cristiano)…Tuttavia mai era accaduto che la funzione educativa pubblica, riflesso di quella spirituale, fosse esercitata dal potere economico. Questo vale per il potere mediatico generale senza voler disconoscere le qualità dei pochi: da Veneziani a Travaglio, da Francesco Borgonovo a Maurizio Belpietro…in contrapposizione alla maggioranza dei Saviano, Beppe Severgnini, Parenzo e Giuseppe Brindisi.
Anche il mondo dell’editoria rimane in condizioni culturali sempre peggiori…fanno eccezione tuttavia alcuni editori coraggiosi: Cantagalli, Ares, Solfanelli, le edizioni Fiducia, le edizioni Piane della FSSPX.
I gruppi borghesi che controllano i media entrano oggi quotidianamente nella casa di ogni italiano, con forme comunicative assai sofisticate capaci di autorappresentarsi come fortemente autorevoli.Fa semplicemente sorridere che qualcuno voglia rappresentare il ruolo del clero cattolico sulla società tradizionale, se solo si prova a pensare alla pervasività ininterrotta, mendace e, oserei dire violenta, degli odierni mezzi di comunicativi di massa tra le mura domestiche. I contenuti veicolati hanno operato una tale “mutazione antropologica”, facendo leva in particolare sulla sensibilità delle donne tramite un uso scientifico degli inneschi emotivi, tanto da far parlare, molti decenni orsono, il vescovo cattolico Marcel Lefebvre, a proposito della “scatoletta televisiva”, di “Tabernacolo di Satana”.
Da allora le cose sono andate solo peggiorando, basti pensare all’onnipresenza delle pratiche invertite, fino al gender perfino nei cartoni animati della Disney.
Secondo lei cosa farà o dovrebbe fare il governo per arginare questa situazione caotica e per fermare il “mutamento antropologico”?
Innanzi tutto lascia ben sperare la nomina di ministri come Gennaro Sangiuliano alla cultura, invece del radicaloide Giordano Bruno Guerri, il non dimenticato autore dell’inverecondo libro contro Santa Maria Goretti…poi all’istruzione un personaggio come il prof. Giuseppe Valditara tra i cui meriti va ricordata la sua battaglia in difesa della scuola nel CNADSI (Comitato Nazionale Associazione Difesa Scuola Italiana)con a capo la professoressa Rita Calderini e il prof. Vittorio Enzo Alfieri che tanto fecero per arginare la rivoluzione sessantottarda contestando il pensiero di “cattivi maestri” a cominciare da don Milani.In generale il compito della politica, in questo contesto specifico, e direi più del Parlamento che del Governo, è quello di ripristinare la conformità dell’ordinamento positivo alla fonte normativa prima che è il Diritto naturale.
Qual è per lei il punto di riferimento a cui un politico dovrebbe guardare, per orientare le decisioni pubbliche?
Innanzi tutto i nostri politici dovrebbero uscire dall’inghippo del complesso d’inferiorità culturale a scienze, pseudoscienze e forme per definizione subalterne alla politica, quali l’economia, la medicina, la scienza della comunicazione, nonchéa veleni ideologici quali il relativismo metafisico morale,il nominalismo, gli errori (e orrori) delle rivoluzioni moderne e l’ideologia dell’uomo intronizzato, ennesimo volto della gnosi.
In secondo luogo il politico dovrebbe seguire l’indicazione di Aristotele quanto all’osservazione capace di discernere tra società realizzate e luminose e società abortite, in questo senso la società tradizionale specialmente nelle sue forme non contaminate dal “moderno” rimane un faro a cui guardare.
Rimane certo la necessità di declinare e attuare i modelli nella complessità del presente e nella specificità delle più disparate situazioni politiche, geopolitiche e via contando.
In questo caso il politico deve avere delle specifiche capacità legate al suo ufficio e non è affatto vero che sia sufficiente essere brave persone. Mi pare che su questo avesse ragione Benedetto Croce: “L’unico politico onesto è il politico capace”, con buona pace dei Cinque Stelle.
In ultimo, all’ufficio politico, come ad ogni altro ufficio sono necessarie le virtù etiche e dianoetiche per le quali gioca un ruolo fondamentale il cristianesimo quale anima della nostra società.
Se mi è permesso:chi desidererebbe come nuovo Pontefice dopo Papa Francesco?
Premettendo che bisogna innanzitutto pregareperché coloro a cui compete la scelta, i Principi della Chiesa, sappiano adeguare la propria volontà a quella dello Spirito Santo, per scegliere un Pontefice che sia custode della Tradizione di sempre e non innovatore secondo i propri gusti;per me, come cristiano, sarebbe una gioiosa notizia quella di avere un Papa che non provenga dagli ambienti stanchi e corrotti dell’Europa, devastata da secoli di compromessi culturali al ribasso con l’Illuminismo, le sette ereticali etc,insomma come disse Paolo VI “Il fumo di Satana” entrato, da qualche fessura, nella Chiesa.
Ad Esempio il cattolicesimo africano sembra oggi più fresco e amante di “Ciò che è stato creduto sempre, da tutti, e in ogni luogo” (S.Vincenzo da Lerino), per esempio il Cardinale africano Robert Sarah, si distingue oggi tra i pastori più saggi, sapienti e cattolici.
Credo che, peraltro,la sua elezione potrebbe porre fine alla persecuzione in atto nei confronti della liturgia tradizionale…in ogni caso lo Spirito Santo ne sa più di noi.