di Andrea Meneghel
“Propongo per i tipi di Soldati del Re questo mio modesto lavoro di tesi triennale, al quale ho messo mano con profonda devozione verso il Santo Dottore e riconoscendo non meno un debito di gratitudine nei confronti di Francesco Petrarca, alla lettura dei quali invito con tutto il giovanile fervore che possa trasparire dalle mie scarne parole. Si prende in esame un periodo poco frequentato e talvolta poco gradito dalla manualistica liceale, per cercare di riscoprirne, quasi fuoco sepolto sotto le ceneri, la filosofia morale di San Tommaso d’Aquino in rapporto alle concrete esigenze dell’epoca nella quale visse. Circa un secolo dopo, il fondatore dell’Umanesimo ripropone, per una via personalissima e in gran misura originale, le medesime soluzioni integrando il patrimonio eticamente corroborante dei classici con le Verità perenni del Cristianesimo. Lo stupore dal quale io per primo sono stato mosso è quindi duplice: la speranza di ravvisare nella temperata eloquenza umanistica un canale di accesso ai tesori della Scolastica e suggerire un intimo accordo fra i contenuti di quest’ultima e l’Umanesimo Cristiano – poiché non tutto l’Umanesimo fu, come spesso superficialmente si ripete per inveterato errore, paganeggiante. I miei maestri in questo itinerario sono stati Giuseppe Toffanin, Rocco Montano e Massimiliano Merisi: coloro che già conoscono in tutto o in parte i nomi che menziono troverà una qualche aria di famiglia; a chi invece li incontra per la prima volta auguro il piacere di scoprirne la militanza intellettuale, autentico controcanto della critica letteraria italiana egemone.”
Per chi volesse una presentazione più completa, rimandare in calce alla mia intervista su Informazione Cattolica. Le segnalo inoltre il blog dotto e curatissimo del mio amico veneziano, Nicolò Ghigi, la cui infaticabile penna merita ogni sostegno: Traditio Marciana . Bella cosa è vedere che nessun giovane di talento sembra estraneo al fascino della Tradizione.
Un cordiale e sincero saluto, vale. Andrea M.