Fonte: Associazione SOS Ragazzi
Continuano ad arrivare spiacevoli conferme alla nostra preoccupazione della settimana scorsa.
Il governo Pd-M5s, con la fondamentale fiducia dell’estrema sinistra di Leu, è diventato realtà. Si tratta di un esecutivo che rappresenta una enorme minaccia ai temi che ci sono più cari, ossia la famiglia e la vita.
Sette giorni fa ti ho segnalato la vera e propria dichiarazione di guerra lanciata dalla senatrice del Pd Monica Cirinnà, madrina delle unioni civili.
In tanti le abbiamo fatto sentire il nostro dissenso e la nostra netta opposizione ai suoi deliri.
È tuttavia vietato abbassare la guardia! Ora che i ministri hanno giurato, sappiamo con plastica certezza che i sinistri propositi della Cirinnà potranno trovare applicazione concreta.
I dicasteri che dovranno occuparsi dell’educazione dei nostri giovani sono stati assegnati a persone che non ispirano alcuna fiducia.
Alla nascita del governo precedente, quello formato da Lega e M5s, avevamo salutato con favore la nomina di Lorenzo Fontana a ministro della Famiglia. Ebbene, quanto di buono avevamo previsto e che è stato effettivamente compiuto da Fontana, rischia ora di venire vanificato.
Bisogna gridarlo dai tetti! Ed è per questo che ti invito a condividere questa notizia tra i tuoi amici e conoscenti.
Il nuovo governo, anzitutto, ha deciso di accorpare in un unico Ministero le Pari Opportunità e la Famiglia, come a voler fondere i diritti civili a un innovativo concetto di famiglia allargato. Il ministro è Elena Bonetti, del gruppo renziano del Pd.
In passato la Bonetti è stata un capo scout dell’Agesci, In questa veste, è stata tra i firmatari di un appello che ha dello sconcertante! Era il 2014, quando i vertici dell’Agesci inviarono alle istituzioni locali e alla Chiesa la “Carta del Coraggio”.
Nella missiva si raccoglievano le istanze dei giovani scout, i quali chiedevano alla stessa Agesci di “allargare i propri orizzonti affinché tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale, possano vivere l’esperienza scout e il ruolo educativo con serenità, senza sentirsi emarginati”, dunque di consentire ad omosessuali dichiarati di svolgere il ruolo di capo, ma anche di “non considerare esperienze di divorzio, convivenza, omosessualità invalidanti la partecipazione alla vita associativa e al ruolo educativo, fintanto che l’educatore mantenga i valori dell’integrità morale”.
Insegnamenti inconciliabili con quelli della Chiesa cattolica. Di qui la loro richiesta alle gerarchie vaticane di “mettersi in discussione” rivalutando “i temi dell’omosessualità, convivenza e divorzio”. Appello anche allo Stato, affinché riconoscesse giuridicamente le associazioni omosessuali “perché tutti abbiamo il diritto di amare ed essere amati” (nel 2014 ancora non era stata approvata la legge Cirinnà).
Ma non è finita!
Il nuovo ministro per le Politiche giovanili e per lo Sport è Vincenzo Spadafora. Il politico pentastellato è la punta di diamante delle lobby Lgbt all’interno delle istituzioni. Si è sempre dichiarato favorevole a una legge sulle adozioni gay. Nel corso di una trasmissione televisiva a novembre 2018 ha detto: “Io lo sono, ci mancherebbe. Per una poltrona non cambio idea, piuttosto lascio la poltrona”.
La poltrona non l’ha lasciata: cambia l’alleato di governo, ma lui resta saldo nei posti di comando. Ed ora che è diventato ministro (nel precedente esecutivo era sottosegretario alle Pari Opportunità), potrebbe esercitare una maggiore pressione per far attuare l’agenda arcobaleno.
Va ricordato che un anno fa, nell’agosto 2018, quando venne ventilata da esponenti leghisti dell’allora governo di abolire la legge Mancino sui reati d’opinione, Spadafora su Facebook scrisse che non solo non andava abolita, ma che le norme liberticide dovevano estendersi anche ai reati di omofobia.
Ecco quanto dichiarò: “L’abolizione della Legge Mancino non è prevista dal contratto e poiché c’è parte della maggioranza che sarebbe non solo contraria all’abolizione ma ambirebbe a renderla ancora più incisiva, estendendola anche ad altri temi, come l’omofobia, consiglierei di non strumentalizzare temi così sensibili e delicati, provocando inutilmente dibattiti divisivi”.
Insomma, con questo governo rischiamo di avere una legge che sanzioni chiunque dica che i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà. Al contempo, dobbiamo aspettarci anche una legge sulle adozioni per gli omosessuali.
Ma noi non permetteremo questa ondata sovversiva!
Ti chiedo quindi di condividere questa notizia, per sensibilizzare sempre più persone e creare un argine ai pericoli che si stanno prospettando.
Ci aspettano mesi di battaglie e di sforzi. Mesi caldi, in cui dovremo fare tutto il possibile per arginare e impedire le aggressioni che arriveranno dal nuovo governo alla famiglia.