Lorenzo Gasperini
Tutti quelli che ripetono come un dogma di fede “il covid non è stato creato in laboratorio”, perché si fidano dell’OMS come fosse il Papa, fanno riferimento (OMS compresa) ad un interessante articolo di genetica pubblicato su Science il 17 marzo.
Bisogna però prendersi la briga di dargli un’occhiata.
Basta avere qualche minima base da amatore (di genetica e di inglese) per poterne apprezzare almeno alcuni passaggi.
Ora, questo studio è quello più schierato contro l’ipotesi della manipolazione.
E sapete qual è la parolina cruciale? “Improbable”.
La manipolazione di laboratorio, non è impossibile. È solo “IM-PRO-BA-BI-LE” (dicono quelli che vengono citati come fonte assoluta dell’impossibilità).
Lo dicono anche loro, ma c’è sempre qualche ignorante più realista del Re.
Vi cito qualche altro passaggio: “CoV-2 è ottimizzato per l’associazione all’ACE2 umano con una efficiente soluzione diversa da quelle precedentemente previste”.
L’ACE2 è un enzima che riveste le superfici esterne delle cellule dei polmoni, del cuore, delle arterie, dei reni.
Ottimizzato per agganciarsi all’uomo, ma in modo diverso da come potevamo prevedere.
Senti là che prova infallibile di provenienza dall’animale.
Comunque sia, gli autori escludono la pista dell’errore (o dell’intenzione) umano. Sapete perché?
Perché “In ogni caso, i dati genetici mostrano inconfutabilmente che CoV-2 non è derivato da nessuna ossatura di DNA virale usato precedentemente”.
Insomma, la prova sarebbe la non riconducibilità della sequenza genetica ad alcun “prototipo” tra quelli che risultano schedati nei vari laboratori nel mondo.
Ottimo, ragioniamo un attimo: c’è bisogno di fare un corso di geopolitica per capire che la ricerca militare ha linee di studio ad alto livello di sicurezza, di cui certe informazioni non sono disponibili spesso neanche a chi ci lavora, se non per la ristretta parte di propria competenza operativa?
C’è bisogno di seguire gli investimenti dei Dipartimenti della Difesa USA, Russia, Cina degli ultimi vent’anni (ma qualcuno ci lavora dagli anni ’50) per sapere che questo è il nuovo fronte atroce della politica militare?
Le indagini della scienza naturale, insomma, non provano niente su questo. Ogni pista è possibile. Occorre allora utilizzare anche altre vie di conoscenza, per esempio la geopolitica, la statistica biometrica, l’attività di intelligence, persino l’intuizione euristica che struttura nessi per congetture (sottoponendosi poi alle confutazioni, come insegna il fallibilismo in filosofia della scienza) e anche altre più sofisticate.
E sapere comunque che la certezza è cosa rara, in questo campo. Tranne che per gli stupidi.
Ma ogni epoca ha i suoi falsi sacerdoti, e quest’epoca piena di gente che insegna senza sapere niente, ha i suoi falsi sacerdoti e profeti nei dirigenti delle organizzazioni internazionali, nei giornalisti di grido, negli scienziati da teoria del tutto.
Il dogma era quello rivelato da Dio, quindi non poteva che essere ricevuto dall’alto.
Oggi per non inginocchiarti di fronte a Dio, ti metti carponi di fronte ai profeti della provetta.
Quel che manca, è un sano scetticismo, sulle scienze empiriche e sulla storia, che apra la mente ad ulteriori possibilità.
Auguri a chi ne ha il coraggio!